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Comunicato Stampa del Consiglio Nazionale del Notariato
Anticorruzione, al via tavolo tecnico tra Autorità Nazionale Anticorruzione e Notariato
Roma, 19 novembre 2014-
L’accordo, risultato di un confronto avviato nella comune consapevolezza dell’utilità di una partnership per diffondere la cultura della legalità, ha come scopo quello di prevenire possibili rischi di infiltrazioni mafiose e fenomeni collusivi nel sistema dei contratti pubblici.
Il tavolo tecnico di prossima costituzione tra ANAC e CNN ha tre obiettivi previsti dall’accordo:
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Nella rilevazione del 2013 di Transparency International, l’Italia ha registrato un indice di corruzione percepita pari a 43 (rispetto al valore di massima trasparenza di 100) che riflette l’impatto che fenomeni di corruzione e di malversazioni hanno avuto sulla percezione nazionale e internazionale del fenomeno. L’Italia si colloca su posizioni analoghe a quelle di numerosi paesi dell’Asia e dell’America Latina.
Dal 2006 al 2011 -
Il panorama della distribuzione dei reati di concussione e corruzione nelle singole regioni si presenta diversificato. I primi sono più frequenti in Liguria, in Lombardia e in Emilia Romagna nel Nord del paese; nel Lazio, nelle Marche e in Toscana nel Centro; in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia nel Mezzogiorno. I reati di corruzione, invece, prevalgono nel Friuli Venezia Giulia, in Lombardia e in Liguria nel Nord del paese; in Toscana e nel Lazio nel Centro; in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise e Puglia nel Mezzogiorno.
Dall’analisi delle condanne per concussione e corruzione passate in giudicato -
La distribuzione del tasso di condanne può contribuire a dare la dimensione degli esiti della lotta alla corruzione condotta nelle singole Regioni. Le inchieste giudiziarie che hanno portato a una significativa emersione della criminalità corruttiva nel 2011 hanno interessato soprattutto, in ordine decrescente, la Liguria, la Puglia e l’Abruzzo, per la concussione, e il Lazio, la Campania, la Calabria e la Lombardia, per la corruzione. Questo dato trova conferma tendenzialmente anche negli anni precedenti.