Archivio dei quesiti per la preselezione informatica dei notai

 

Numero: 000501

Quesito: Tizio e Tizia intendono transigere una lite relativa a una donazione immobiliare fatta da Caio al loro figlio minore Tizietto. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

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Numero: 000502

Quesito: Tizio e Tizia intendono compromettere in arbitri un giudizio relativo a una donazione immobiliare fatta da Caio al loro figlio minore Tizietto. Affinché detto compromesso in arbitri sia validamente concluso, è necessario l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

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Numero: 000503

Quesito: Tizio e Tizia intendono comprare in nome e nell'interesse del loro figlio minore Tizietto il fondo Dattilo utilizzando denaro pervenuto al minore per donazione. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

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Numero: 000504

Quesito: Tizio e Tizia, in nome e nell'interesse del loro figlio minore Tizietto, intendono permutare con un appartamento in Roma il fondo Eolo in Palermo che il minore ha comprato da Caio. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

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Numero: 000505

Quesito: Secondo il codice civile, gli atti di ordinaria amministrazione relativi a beni di proprietà dei minori soggetti a potestà:

Risposta 1: Possono essere compiuti disgiuntamente da ciascun genitore, esclusi i contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 2: Devono, in ogni caso, essere compiuti congiuntamente da entrambi i genitori

Risposta 3: Devono essere compiuti congiuntamente da entrambi i genitori, esclusi i contratti con i quali si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 4: Devono essere compiuti congiuntamente da entrambi i genitori, esclusi i contratti con i quali si concedono diritti personali di godimento

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Numero: 000506

Quesito: A norma del codice civile è consentito al genitore esercente la potestà rendersi acquirente dei beni del figlio minore?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, con l'autorizzazione del tribunale, previo parere del giudice tutelare

Risposta 3: Sì, ma solo all'asta pubblica

Risposta 4: Sì, ma solo per i beni il cui prezzo risulti da listino o dalle mercuriali

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Numero: 000507

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: No, salvo che si tratti di beni mobili

Risposta 4: Sì, previa perizia giurata di un perito nominato dal tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000508

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a titolo gratuito?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se trattasi di donazione modale

Liv. diff.: 1

Numero: 000509

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, previa nomina di un curatore speciale al figlio

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

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Numero: 000510

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

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Numero: 000511

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, purché venga nominato al minore un curatore speciale debitamente autorizzato

Liv. diff.: 1

Numero: 000512

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo gratuito?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratta di donazione modale

Liv. diff.: 1

Numero: 000513

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica e previa nomina al minore di un curatore speciale debitamente autorizzato alla vendita

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Numero: 000514

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: No, salvo che si tratti di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, previa nomina di un curatore speciale al figlio

Liv. diff.: 1

Numero: 000515

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio minore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a titolo gratuito?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: No, salvo che si tratti di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratta di donazione modale

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Numero: 000516

Quesito: Può il genitore esercente la potestà sul figlio diventare cessionario di crediti verso il minore?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo nel caso in cui il credito verso il minore fosse assistito da garanzia reale o personale rilasciata dallo stesso genitore

Risposta 3: Sì, solo se la cessione é fatta a titolo gratuito

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

Liv. diff.: 1

Numero: 000517

Quesito: I genitori possono rendersi acquirenti dei beni e dei diritti del minore?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Si, solo in caso di necessità e urgenza

Risposta 3: No, salvo che all'asta pubblica

Risposta 4: Si, previa nomina al minore di un curatore speciale per eliminare il conflitto di interessi

Liv. diff.: 1

Numero: 000518

Quesito: Tizio, unico genitore esercente la potestà sul figlio minore Caietto, intende acquistare il fondo Vaticano di proprietà del suddetto minore cui è pervenuto per successione. Il notaio Romolo Romani, interpellato per ricevere il relativo atto pubblico, risponderà:

Risposta 1: Che egli non può ricevere l'atto perché trattasi di atto espressamente vietato dalla legge

Risposta 2: Che Tizio può validamente acquistare con atto pubblico

Risposta 3: Che è necessario che Tizio si munisca dell'apposita autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: Che è necessario che il giudice tutelare nomini un curatore speciale che intervenga all'atto

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Numero: 000519

Quesito: Tizio intende acquistare uno degli appartamenti del proprio figlio minore Tizietto sul quale esercita la potestà. Per la stipula dell'atto si recano dal notaio Romolo Romani, che risponderà:

Risposta 1: Che Tizio non può rendersi acquirente dell'appartamento del figlio

Risposta 2: Che l'atto non può essere stipulato se il minore non è assistito dalla madre

Risposta 3: Che l'atto si può stipulare con le dovute autorizzazioni

Risposta 4: Che il minore deve essere autorizzato alla vendita, ma occorre un curatore speciale

Liv. diff.: 1

Numero: 000520

Quesito: I coniugi Tizio e Caia esercenti la potestà sul figlio minore Tizietto intendono rendersi cessionari del credito che Mevio vanta nei confronti di Tizietto. Per la stipula dell'atto si recano dal notaio, che risponderà:

Risposta 1: Che l'atto non si può stipulare

Risposta 2: Che l'atto può essere stipulato previa autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 3: Che l'atto si può stipulare senza alcuna autorizzazione

Risposta 4: Che l'atto si può stipulare purché Tizietto sia rappresentato da un curatore speciale

Liv. diff.: 1

Numero: 000521

Quesito: Tizio e Caia esercenti la potestà sul figlio minore Tizietto intendono rendersi cessionari a titolo oneroso di un credito vantato dal predetto Tizietto nei confronti di Mevio. Recatisi dal notaio per la stipula del relativo atto, questi risponderà:

Risposta 1: Che l'atto non si può stipulare

Risposta 2: Che l'atto si può stipulare previa autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 3: Che l'atto si può stipulare senza alcuna autorizzazione

Risposta 4: Che l'atto si può stipulare purché Tizietto sia rappresentato da un curatore speciale

Liv. diff.: 1

Numero: 000522

Quesito: Tizio e Caia esercenti la potestà sul figlio minore Tizietto intendono cedere a Sempronio il credito da loro vantato nei confronti del predetto Tizietto. Recatisi dal notaio per la stipula del relativo atto, questi risponderà:

Risposta 1: Che l'atto si può stipulare senza alcuna autorizzazione

Risposta 2: Che l'atto si può stipulare previa autorizzazione del giudice competente

Risposta 3: Che l'atto si può stipulare purché Tizietto sia rappresentato da un curatore speciale

Risposta 4: Che l'atto non si può stipulare

Liv. diff.: 1

Numero: 000523

Quesito: Calpurnio, procuratore generale di Tizio, vedovo, esercente la potestà sul figlio minore Tizietto, intende acquistare in nome e conto di Tizio un appartamento di proprietà del predetto Tizietto. Recatosi dal notaio, questi risponderà:

Risposta 1: Che non potrà acquistare l'appartamento

Risposta 2: Che non potrà acquistare l'appartamento se il minore non è assistito da un curatore speciale, debitamente autorizzato

Risposta 3: Che potrà acquistare l'appartamento con le prescritte autorizzazioni giudiziali

Risposta 4: Che potrà acquistare l'appartamento solo se il potere gli è stato specificamente conferito nella procura

Liv. diff.: 1

Numero: 000524

Quesito: Calpurnio, procuratore generale di Tizio esercente la potestà sul figlio minore Tizietto, intende acquistare in nome e conto di Tizio il credito vantato da Tizietto nei confronti di Sempronio. Recatosi dal notaio, questi risponderà:

Risposta 1: Che non potrà acquistare detto credito

Risposta 2: Che non potrà acquistare detto credito se il minore non è assistito da un curatore speciale

Risposta 3: Che potrà acquistare detto credito con le prescritte autorizzazioni giudiziali

Risposta 4: Che potrà acquistare detto credito solo se il potere gli è stato specificamente conferito nella procura

Liv. diff.: 1

Numero: 000525

Quesito: Sempronio vuole nominare erede universale il minore Caio, figlio di suo fratello Tizio e di Tizia, ma vorrebbe privare i genitori esercenti la potestà dell'usufrutto legale sui beni lasciati. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:

Risposta 1: può istituire erede il minore Caio con la condizione che i genitori esercenti la potestà non abbiano l'usufrutto legale sui beni lasciati

Risposta 2: può istituire erede il minore Caio, ma non può privare i genitori esercenti la potestà dell'usufrutto legale sui beni lasciati

Risposta 3: può istituire erede il minore Caio, ma può privare i genitori esercenti la potestà dell'usufrutto legale sui beni lasciati nel solo caso in cui entrambi i genitori siano stati rimossi dall'amministrazione dei beni del minore

Risposta 4: può istituire erede il minore Caio con la condizione che i genitori esercenti la potestà non abbiano l'usufrutto legale sui beni lasciati, nel solo caso in cui la condotta di entrambi i genitori appaia pregiudizievole al minore

Liv. diff.: 2

Numero: 000526

Quesito: Il minore Filano, figlio legittimo di Tizio e Caia, è stato nominato erede dal fratello di Tizio. Apertasi la successione e dovendosi procedere all'accettazione beneficiata della cospicua eredità, Caia, per ragioni riconducibili alla vita dissoluta condotta dal defunto, è contraria all'accettazione, mentre il padre è di opposta opinione. Accettata dal padre l'eredità nell'interesse del minore, a chi spetta l'usufrutto legale dei beni ereditari?

Risposta 1: Solo al padre

Risposta 2: Ad entrambi i genitori

Risposta 3: Ad un curatore speciale all'uopo nominato

Risposta 4: Solo al padre, salvo che quest'ultimo disponga con atto pubblico che l'usufrutto legale spetti anche alla madre del minore

Liv. diff.: 2

Numero: 000527

Quesito: Tizio, padre del minore Caietto al quale ultimo è stato attribuito per testamento il fondoTuscolano, intende contrarre un mutuo ipotecario per l'acquisto di un immobile da destinare a futuro studio professionale del suddetto Caietto. La banca pretende che la garanzia ipotecaria venga prestata sul predetto fondo in proprio da Tizio, esercente in via esclusiva la potestà.

Risposta 1: Il padre non può concedere ipoteca in proprio in quanto il bene è di proprietà del figlio e l'usufrutto legale non può essere oggetto di ipoteca

Risposta 2: Il padre può concedere ipoteca in proprio solo sulla nuda proprietà

Risposta 3: Il padre può concedere ipoteca in proprio sull'usufrutto legale

Risposta 4: Il padre può concedere ipoteca in proprio sull'usufrutto legale se il valore della nuda proprietà è insufficiente

Liv. diff.: 2

Numero: 000528 - eliminato (*)

Quesito: Sono soggetti all'usufrutto legale dei genitori esercenti la potestà tutti i beni acquistati dal minore a titolo gratuito in piena proprietà?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se lo esige l'interesse della famiglia

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, salvo quelli donati al figlio per intraprendere una carriera

Liv. diff.: 2

Numero: 000529

Quesito: Sono soggetti all'usufrutto legale dei genitori esercenti la potestà i beni acquistati dal minore a titolo oneroso in piena proprietà?

Risposta 1: Sì, salvo quelli acquistati dal figlio con i proventi del proprio lavoro

Risposta 2: No, salvo che lo esiga l'interesse della famiglia

Risposta 3: Sì, tutti

Risposta 4: No, salvo quelli acquistati dal figlio per intraprendere una carriera, un'arte o una professione

Liv. diff.: 2

Numero: 000530

Quesito: Sono soggetti all'usufrutto legale dei genitori esercenti la potestà i beni donati in piena proprietà al figlio minore per intraprendere una carriera?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se si tratti di beni immobili

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, solo se vi sono altri figli minori i cui bisogni occorre soddisfare

Liv. diff.: 2

Numero: 000531

Quesito: Mevia, madre di Tizietto, istituisce quest'ultimo erede nella sola quota di legittima, disponendo che il proprio marito Sempronio, esercente la potestà su Tizietto, non abbia l'usufrutto legale su quanto da lei lasciato a Tizietto. Ha efficacia la disposizione che Sempronio non abbia l'usufrutto legale sui beni spettanti a Tizietto a titolo di legittima?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se Sempronio ha l'usufrutto legale su altri beni di Tizietto

Risposta 3:

Risposta 4: Sì, se si tratta di beni strumentali

Liv. diff.: 2

Numero: 000532

Quesito: Tizietto, minore, è donatario di un immobile in Roma. La donazione è stata debitamente accettata dal padre Tizio contro la volontà della madre Mevia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene?

Risposta 1: A Tizio

Risposta 2: A Tizio e Mevia

Risposta 3: A quello dei genitori a cui il giudice lo ha attribuito tenuto conto delle circostanze

Risposta 4: A Mevia a cui il giudice è tenuto ad attribuirlo per evitare il potenziale conflitto di interesse con Tizio

Liv. diff.: 2

Numero: 000533

Quesito: Tizio e Caia, genitori esercenti la potestà sul figlio minore Filano, si recano dal notaio Romani chiedendogli di ricevere un atto con il quale, a garanzia della restituzione di una somma loro concessa a mutuo senza interessi da un parente per consentire al minore di continuare gli studi di violino al conservatorio, concederebbero ipoteca sull'usufrutto legale loro spettante su un immobile di proprietà del minore. Il notaio:

Risposta 1: Non potrà ricevere l'atto perché l'usufrutto legale non può essere oggetto di ipoteca

Risposta 2: Potrà ricevere l'atto iscrivendo ipoteca sull'usufrutto legale e senza necessità di alcuna autorizzazione

Risposta 3: Potrà ricevere l'atto previa autorizzazione del giudice tutelare a concedere ipoteca sull'usufrutto legale

Risposta 4: Non potrà ricevere l'atto perché l'usufrutto legale non può essere oggetto di ipoteca a garanzia di debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni alimentari della famiglia

Liv. diff.: 2

Numero: 000534

Quesito: Tizietto di anni 16 è figlio riconosciuto di Tizio con il quale convive e di Caia che non lo ha riconosciuto. Tizio intende alienare l'usufrutto legale sui beni di Tizietto.

Risposta 1: Tizio non può alienare

Risposta 2: Tizio può alienare senza alcuna autorizzazione

Risposta 3: Tizio può alienare solo col consenso di Caia

Risposta 4: Tizio può alienare col consenso di Caia e di Tizietto autorizzato dal giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000535

Quesito: Tizio è creditore di Caio, il quale è titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un appartamento di proprietà del figlio minore Caietto. Tizio intende iniziare un'azione esecutiva per recuperare il credito derivante da un atto compiuto da Caio per scopi estranei ai bisogni della famiglia, fatto di cui Tizio è a conoscenza. Il creditore in questo caso:

Risposta 1: Non può espropriare l'usufrutto legale; non può agire, inoltre, sui frutti del bene di Caietto perché era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Risposta 2: Non può espropriare l'usufrutto legale; egli può tuttavia agire sui frutti del bene di Caietto perché era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Risposta 3: Può espropriare l'usufrutto legale e pertanto non è necessario che agisca sui frutti del bene di Caietto

Risposta 4: Non può espropriare l'usufrutto legale; egli può tuttavia agire sui frutti del bene di Caietto essendo irrilevante che conosca che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Liv. diff.: 3

Numero: 000536

Quesito: Tizio è creditore di Caio, il quale è titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un fondo rustico di proprietà del figlio minore Caietto. Il debito è stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Tizio, per recuperare il credito, intende intraprendere un'azione esecutiva sui frutti dell'immobile; egli, pertanto, chiede al notaio Romani se è possibile. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: Tizio potrà agire sui frutti del fondo rustico di proprietà di Caietto solo se non era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Risposta 2: Tizio non può agire sui frutti del bene di Caietto, ma potrà espropriare l'usufrutto legale

Risposta 3: Tizio può scegliere se agire sui frutti del fondo rustico di Caietto o se espropriare l'usufrutto legale

Risposta 4: Tizio può agire in ogni caso sui frutti del bene di Caietto essendo irrilevante che conosca o meno che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Liv. diff.: 3

Numero: 000537

Quesito: Tizio, titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio Tizietto, intende donare alla propria futura sposa Caia, in riguardo del loro prossimo matrimonio, la metà indivisa di tale usufrutto. Il notaio Romani, incaricato della stipula del contratto, gli risponderà:

Risposta 1: Che il contratto non può essere stipulato in nessun caso

Risposta 2: Che il contratto potrà essere stipulato senza bisogno dell'accettazione di Caia, ma non produrrà effetto finché non seguirà il matrimonio

Risposta 3: Che il contratto non può essere stipulato senza la contestuale accettazione di Caia

Risposta 4: Che il contratto potrà essere stipulato solo dopo il matrimonio

Liv. diff.: 1

Numero: 000538

Quesito: Tizio, titolare esclusivo dell'usufrutto legale sui beni del figlio minore Tizietto, intende concedere ipoteca su tale usufrutto a garanzia di un finanziamento. Egli si reca dal notaio Romani per la stipula dell'atto e questi gli risponderà:

Risposta 1: Che l'atto non è stipulabile

Risposta 2: Che l'atto è stipulabile con l'autorizzazione del giudice tutelare, ma l'ipoteca si estinguerà con il cessare dell'usufrutto

Risposta 3: Che l'atto non è stipulabile se si tratta di garantire finanziamenti contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia; è invece stipulabile se i finanziamenti servono ai bisogni della famiglia

Risposta 4: Che l'atto è stipulabile anche senza l'autorizzazione del giudice tutelare, ma l'ipoteca si estinguerà con il cessare dell'usufrutto

Liv. diff.: 1

Numero: 000539

Quesito: A Tizio, separato legalmente dalla moglie Caia, è stato affidato dal giudice, che ha pronunziato la separazione, il figlio minore Tizietto; il giudice nulla ha disposto sull'esercizio della potestà. A chi spetta l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?

Risposta 1: A Tizio

Risposta 2: A Tizio e Caia congiuntamente

Risposta 3: A Tizio e Caia con diritto di accrescimento tra loro

Risposta 4: A Tizio con l'obbligo di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo

Liv. diff.: 2

Numero: 000540

Quesito: Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore legittimo Caio, passa a nuove nozze. Conserva egli l'usufrutto legale dei beni del figlio?

Risposta 1: Sì, ma con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, senza alcun obbligo di accantonamento

Risposta 4: Sì, senza alcun obbligo di accantonamento se il minore convive con lui e con l'obbligo di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione del minore se questi non convive con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000541

Quesito: Il genitore che passa a nuove nozze conserva l'usufrutto legale dei beni del figlio minorenne?

Risposta 1: Sì, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l' istruzione e l'educazione di quest'ultimo

Risposta 2: Sì, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore del figlio tutte le rendite

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo il solo caso dei beni pervenuti al figlio per successione dall'altro genitore

Liv. diff.: 2

Numero: 000542

Quesito: Il genitore che passa a nuove nozze conserva l'usufrutto legale dei beni dei figli minorenni avuti dalla prima moglie?

Risposta 1: Sì, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore dei figli quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il loro mantenimento, istruzione ed educazione

Risposta 2: Sì, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore dei figli tutte le rendite

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo il solo caso dei beni pervenuti ai figli per successione alla madre

Liv. diff.: 2

Numero: 000543

Quesito: Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto passa a nuove nozze con Mevia. Tizietto convive con i nonni, genitori della madre defunta, e trascorre solo il periodo delle vacanze scolastiche nella casa paterna. In questo caso a chi spetta l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?

Risposta 1: A Tizio che, tuttavia, ha l'obbligo di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo

Risposta 2: A Tizio, che non ha obblighi diversi da quelli che avrebbe avuto se non avesse contratto nuove nozze

Risposta 3: A Tizio e a Mevia che hanno l'obbligo di rendere il conto annualmente al giudice tutelare

Risposta 4: A Tizio che ha l'obbligo di rendere il conto annualmente al giudice tutelare, previa approvazione dei nonni materni

Liv. diff.: 2

Numero: 000544

Quesito: Tizio, genitore del minore Tizietto, decaduto dalla potestà su quest'ultimo per avere abusato dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio, può, a norma del codice civile, essere reintegrato nella potestà?

Risposta 1: Sì, ma solo quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza è stata pronunciata, è escluso ogni pericolo di pregiudizio per il figlio

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo quando la decadenza venne pronunciata perché il patrimonio del minore era male amministrato

Risposta 4: Sì, salvo che unitamente alla decadenza fosse stato disposto l'allontanamento del minore dalla residenza familiare

Liv. diff.: 2

Numero: 000545

Quesito: Quando il patrimonio del minore è male amministrato l'autorità giudiziaria può rimuovere entrambi o uno solo dei genitori dall'amministrazione stessa. Detto provvedimento è di competenza:

Risposta 1: del tribunale per i minorenni

Risposta 2: del tribunale ordinario

Risposta 3: del presidente del tribunale

Risposta 4: del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000546

Quesito: Se è disposta la rimozione di entrambi i genitori dall'amministrazione del patrimonio del minore, quest'ultima è affidata:

Risposta 1: ad un curatore

Risposta 2: ad un tutore

Risposta 3: al giudice tutelare

Risposta 4: ad un parente prossimo del minore o, in mancanza, ad un istituto di pubblica assistenza

Liv. diff.: 1

Numero: 000547

Quesito: La tutela dei minori si apre:

Risposta 1: Se entrambi i genitori sono morti o per altre cause non possono esercitare la potestà

Risposta 2: Se uno solo dei genitori esercenti la potestà è morto o per altre cause non può esercitare la potestà

Risposta 3: Se è stata pronunciata la cessazione degli effetti civili del matrimonio dei genitori esercenti la potestà ovvero è cessata la coabitazione dei genitori naturali

Risposta 4: Se è stata pronunciata la separazione personale dei genitori esercenti la potestà ovvero è cessata la coabitazione dei genitori naturali

Liv. diff.: 1

Numero: 000548

Quesito: Dove si apre la tutela dei minori?

Risposta 1: Presso la pretura del luogo dove è la sede principale degli affari e degli interessi del minore

Risposta 2: Presso il tribunale del luogo di residenza del minore

Risposta 3: Presso il tribunale per i minorenni del luogo di residenza del minore

Risposta 4: Presso la pretura del luogo di residenza del tutore

Liv. diff.: 1

Numero: 000549

Quesito: Quale tra i seguenti casi dà luogo all'apertura della tutela del minore?

Risposta 1: Se entrambi i genitori sono morti o per altre cause non possono esercitare la potestà

Risposta 2: Se entrambi i genitori o quello che esercita in via esclusiva la potestà sono stati rimossi dall'amministrazione del patrimonio del minore per averlo male amministrato

Risposta 3: Se entrambi i genitori sono stati privati dell'usufrutto legale

Risposta 4: Se entrambi i genitori che esercitano la potestà sono morti e non vi sono parenti entro il terzo grado idonei a prendersi cura del minore

Liv. diff.: 2

Numero: 000550

Quesito: Il notaio che procede alla pubblicazione di un testamento contenente la designazione di un tutore o di un protutore deve:

Risposta 1: Darne notizia al giudice tutelare entro dieci giorni dalla pubblicazione del testamento

Risposta 2: Darne immediatamente notizia al tutore o protutore designati cui graverà unicamente l'obbligo di informarne il tribunale per i minorenni entro un mese dal giorno in cui ne hanno avuto notizia

Risposta 3: Darne immediatamente notizia al cancelliere del tribunale affinché quest'ultimo proceda ad iscrivere la nomina del tutore o del protutore nel registro delle tutele istituito presso ogni tribunale

Risposta 4: Darne notizia al presidente del tribunale per i minorenni entro dieci giorni dalla pubblicazione del testamento

Liv. diff.: 2

Numero: 000551

Quesito: Il notaio Romolo Romani ha pubblicato il testamento di Tizio vedovo e unico esercente la potestà sul figlio minore Tizietto contenente la designazione del tutore Caio e del protutore Sempronio. Egli deve pertanto:

Risposta 1: Darne notizia al giudice tutelare entro dieci giorni dalla pubblicazione del testamento

Risposta 2: Darne immediatamente notizia a Caio e Sempronio e graverà poi unicamente su questi ultimi l'obbligo di informarne il tribunale per i minorenni entro tre mesi dal giorno in cui ne hanno avuto notizia

Risposta 3: Darne immediatamente notizia al cancelliere del tribunale affinché quest'ultimo proceda ad iscrivere la nomina del tutore e del protutore nel registro delle tutele istituito presso ogni tribunale

Risposta 4: Darne notizia al presidente del tribunale per i minorenni entro dieci giorni dalla pubblicazione del testamento

Liv. diff.: 2

Numero: 000552

Quesito: Il notaio che procede alla pubblicazione di un testamento contenente la designazione di un tutore o di un protutore, deve:

Risposta 1: Darne notizia al giudice tutelare entro dieci giorni

Risposta 2: Darne notizia al presidente del tribunale entro dieci giorni

Risposta 3: Darne notizia al tribunale per i minorenni entro dieci giorni

Risposta 4: Darne notizia al cancelliere del registro delle tutele istituito presso ogni giudice tutelare entro dieci giorni

Liv. diff.: 2

Numero: 000553

Quesito: Il notaio che procede alla pubblicazione di un testamento contenente la designazione del tutore di un minore, a norma del codice civile, deve darne notizia:

Risposta 1: Al giudice tutelare

Risposta 2: Al soggetto designato con il testamento

Risposta 3: Ai parenti entro il terzo grado del minore

Risposta 4: Agli eredi testamentari o, in mancanza, agli eredi legittimi del defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000554

Quesito: Il giudice tutelare, appena avuta notizia del fatto da cui deriva l'apertura della tutela di un minore, procede alla nomina:

Risposta 1: Del tutore e del protutore

Risposta 2: Del solo tutore il quale, dopo aver assunto l'ufficio e prestato giuramento, provvederà ad indicare al giudice tutelare la persona idonea a ricoprire l'ufficio di protutore

Risposta 3: Del tutore provvisorio che rimarrà in carica fino a quando il giudice tutelare, esperiti gli opportuni accertamenti, procederà alla nomina del tutore e del protutore

Risposta 4: Del curatore speciale che rimarrà in carica fino a quando il giudice tutelare, esperiti gli opportuni accertamenti, procederà alla nomina del tutore e del protutore

Liv. diff.: 1

Numero: 000555

Quesito: Se entrambi i genitori muoiono lasciando più figli minori e si apre la tutela:

Risposta 1: E' nominato un solo tutore a tutti i minori, salvo che particolari circostanze consiglino la nomina di più tutori

Risposta 2: E' nominato un solo tutore a tutti i minori non essendo in nessun caso possibile nominare più tutori

Risposta 3: E' nominato un tutore per ciascun minore

Risposta 4: E' nominato un solo tutore a tutti i minori, ma devono essere nominati più protutori, uno per ciascun minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000556

Quesito: Tizio volendo designare, in caso di suo decesso, un tutore al figlio minorenne Tizietto, si reca dal notaio per sapere come procedere alla designazione. Il notaio gli risponderà che:

Risposta 1: La designazione può essere fatta per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata

Risposta 2: La designazione può essere fatta unicamente per testamento pubblico

Risposta 3: La designazione può essere fatta unicamente per testamento

Risposta 4: La designazione può essere fatta unicamente con atto pubblico tra vivi o scrittura privata autenticata

Liv. diff.: 1

Numero: 000557

Quesito: Tizio, padre esercente in via esclusiva la potestà sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico con il quale intende, fra l'altro, designare tutore del figlio il suo amico fraterno Caio. Il notaio gli risponderà che:

Risposta 1: può designare Caio tutore del figlio

Risposta 2: la designazione non può essere fatta per testamento

Risposta 3: può designare Caio tutore del figlio, solo se gli ascendenti o gli altri prossimi parenti o affini del minore siano incapaci all'ufficio tutelare

Risposta 4: non può designare Caio tutore del figlio, in quanto la scelta deve avvenire tra gli ascendenti o tra gli altri prossimi parenti o affini del minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000558

Quesito: Tizio, unico esercente la potestà sul figlio minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: La designazione del tutore può essere fatta per testamento

Risposta 2: La designazione del tutore può essere fatta solo per atto tra vivi, ma non per testamento

Risposta 3: Non è possibile designare quale tutore del proprio figlio l'amico Caio in quanto il tutore designato per testamento può essere solo un parente o affine del minore

Risposta 4: Non è possibile per il genitore designare il tutore del proprio figlio, in quanto la scelta spetta esclusivamente al giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000559

Quesito: Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: La designazione dell'amico Caio quale tutore può essere fatta validamente

Risposta 2: Il genitore può designare tutore del proprio figlio solo una persona scelta tra gli ascendenti del minore

Risposta 3: Il genitore può designare tutore del proprio figlio solo una persona scelta tra i prossimi parenti o affini del minore

Risposta 4: Non è possibile per il genitore designare il tutore del proprio figlio, in quanto la scelta spetta esclusivamente al giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000560

Quesito: Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di redigere una scrittura privata autenticandone la sottoscrizione con la quale intende designare il tutore del figlio Tizietto. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: La designazione del tutore può essere fatta con scrittura privata autenticata

Risposta 2: La designazione del tutore può essere fatta per testamento, ma non per scrittura privata autenticata

Risposta 3: La designazione del tutore può essere fatta per atto pubblico, ma non per scrittura privata autenticata

Risposta 4: Non è possibile per il genitore designare il tutore del proprio figlio, in quanto la scelta spetta esclusivamente al giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000561

Quesito: Tizio, vedovo, esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore legittimo Tizietto, si rivolge al notaio Romolo Romani per designare la persona che dovrà essere nominata tutore del minore in caso di sua morte, chiedendogli di poter fare la designazione con scrittura privata autenticata. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che la designazione può essere fatta anche per scrittura privata autenticata

Risposta 2: Che la designazione può essere fatta con atto pubblico o con testamento, ma non con scrittura privata ancorché autenticata

Risposta 3: Che la designazione può essere fatta con scrittura privata autenticata solo se la scrittura stessa riveste i requisiti formali del testamento olografo

Risposta 4: Che la designazione non può essere fatta che con atto pubblico previa autorizzazione del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000562

Quesito: Tizio, padre esercente in via esclusiva la potestà sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico, con il quale intende, fra l'altro, escludere dalla tutela del figlio minore suo fratello Sempronio. Il notaio gli risponderà che:

Risposta 1: può escludere Sempronio dalla tutela

Risposta 2: l'esclusione dalla tutela non può essere fatta per testamento

Risposta 3: può escludere Sempronio dalla tutela solo se quest'ultimo sia stato dichiarato fallito, anche se non è stato cancellato dal registro dei falliti

Risposta 4: non può escludere Sempronio dalla tutela salvo che quest'ultimo non abbia la libera amministrazione del proprio patrimonio

Liv. diff.: 1

Numero: 000563

Quesito: Tizio, unico genitore esercente la potestà sul figlio minore Caietto, vuole che nel suo testamento pubblico venga precisato che la tutela del suddetto minore non dovrà essere affidata allo zio Sempronio, dimostratosi persona poco adatta. Il notaio Romolo Romani a questo proposito gli ricorderà:

Risposta 1: Che una tale disposizione scritta di esclusione dalla tutela renderà Sempronio incapace all'ufficio tutelare

Risposta 2: Che in tal caso Sempronio potrà egualmente chiedere la nomina con ricorso al giudice tutelare previa adduzione delle prove circa la sussistenza delle condizioni necessarie per l'esatto esercizio dei poteri doveri relativi alla tutela

Risposta 3: Che una tale disposizione legittimerà Sempronio a chiedere l'impugnazione del testamento

Risposta 4: Che una tale disposizione avrà l'effetto di una semplice raccomandazione, potendo il giudice tutelare, pur essendone a conoscenza, orientarsi nel senso della nomina

Liv. diff.: 1

Numero: 000564

Quesito: La tutela dei minori può essere deferita dal giudice tutelare a un ente di assistenza nel comune dove il minore ha domicilio?

Risposta 1: Sì, ma solo se il minore non ha nel luogo del suo domicilio parenti conosciuti o capaci di esercitare l'ufficio di tutore

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: No, salvo che si tratti dell'ente ove il minore è ricoverato

Liv. diff.: 2

Numero: 000565

Quesito: Tizio vuole donare al minore Caietto il fondo Tuscolano ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione del bene donato. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:

Risposta 1: Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione del bene donato

Risposta 2: Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione del bene donato solo unitamente ad uno dei genitori

Risposta 3: Non può affidare l'amministrazione del bene donato a persona diversa dai genitori congiuntamente

Risposta 4: Può affidare l'amministrazione del bene donato a Mevio solo congiuntamente ad entrambi i genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000566

Quesito: Sempronio vuole nominare erede universale il minore Caio, figlio di suo fratello Tizio e di Tizia, ma vorrebbe affidare all'amico Mevio l'amministrazione dei beni lasciati. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:

Risposta 1: può istituire erede il minore Caio nominando Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati

Risposta 2: può istituire erede il minore Caio, ma non può affidare a persona diversa dai genitori l'amministrazione dei beni lasciati

Risposta 3: può istituire erede il minore Caio e nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati nel solo caso in cui entrambi i genitori siano stati rimossi dall'amministrazione dei beni del minore

Risposta 4: può istituire erede il minore Caio e nominare Mevio curatore speciale del minore affinché amministri i beni lasciati, ma solo congiuntamente ai genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000567

Quesito: Tizio vuole donare un appartamento ciascuno a due minori: Caio, soggetto alla potestà dei genitori, e Sempronio, orfano, sottoposto alla tutela dello zio Mevio. Egli vuole inoltre, in entrambi i casi, nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che la nomina del curatore speciale è:

Risposta 1: Possibile per entrambe le donazioni

Risposta 2: Possibile solo per la donazione a favore del minore sottoposto a tutela

Risposta 3: Possibile solo per la donazione a favore del minore soggetto a potestà

Risposta 4: Impossibile in entrambi i casi

Liv. diff.: 2

Numero: 000568

Quesito: Tizio vuole attribuire a titolo di legato un appartamento a ciascuno dei suoi due nipoti minorenni di cui uno è figlio di suo fratello Caio e sottoposto alla potestà dei genitori, e l'altro, orfano di sua sorella Sempronia, è sottoposto alla tutela di Mevio. Egli vuole inoltre nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni legati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che la nomina del curatore speciale è:

Risposta 1: Possibile per entrambi i minori

Risposta 2: Possibile solo per il minore soggetto a tutela

Risposta 3: Possibile solo per il minore soggetto a potestà

Risposta 4: Impossibile in entrambi i casi

Liv. diff.: 2

Numero: 000569

Quesito: Tizio vuole nominare suo erede universale il minore Caietto a lui estraneo ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:

Risposta 1: Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni ereditari

Risposta 2: Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni ereditari solo unitamente ad uno dei genitori

Risposta 3: Non può affidare l'amministrazione dei beni ereditari a persona diversa dai genitori congiuntamente

Risposta 4: Può affidare l'amministrazione dei beni ereditari a Mevio solo congiuntamente ad entrambi i genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000570

Quesito: Tizio intende donare a Caio, minore soggetto alla potestà dei genitori, un immobile nominando Mevio quale curatore speciale per l'amministrazione del bene donato. Si rivolge pertanto al notaio chiedendogli chi sarà legittimato all'accettazione. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: La donazione dovrà essere accettata dai genitori del minore, previa autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: La donazione dovrà essere accettata da Mevio senza alcuna autorizzazione

Risposta 3: La donazione dovrà essere accettata da Mevio, previa autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: La donazione dovrà essere accettata da Mevio, con il consenso dei genitori e l'autorizzazione del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000571

Quesito: Nell'ambito della tutela dei minori, chi rappresenta il minore nei casi in cui l'interesse di questo è in opposizione con l'interesse del tutore?

Risposta 1: Il protutore

Risposta 2: Un curatore speciale nominato dal giudice tutelare

Risposta 3: Un curatore speciale nominato dal tribunale

Risposta 4: Il giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000572

Quesito: Nell'ambito della tutela dei minori, chi rappresenta il minore nel caso in cui sia il tutore che il protutore si trovino in opposizione di interessi con il minore stesso?

Risposta 1: Un curatore speciale nominato dal giudice tutelare

Risposta 2: Un curatore speciale nominato dal tribunale

Risposta 3: Il giudice tutelare

Risposta 4: Il parente più prossimo del minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000573

Quesito: Nel caso di inventario di tutela a ministero del notaio o del cancelliere, il tutore, che ha crediti o altre ragioni verso il minore soggetto alla sua tutela, deve esattamente dichiararli:

Risposta 1: prima della chiusura dell'inventario, con obbligo del cancelliere o del notaio d'interpellarlo al riguardo

Risposta 2: all'atto della presentazione del conto finale dell'amministrazione al giudice tutelare, previo interpello di quest'ultimo

Risposta 3: almeno dieci giorni prima dell'inizio delle operazioni di inventario, con facoltà del cancelliere o del notaio di interpellarlo al riguardo

Risposta 4: al momento di assumere l'ufficio di tutore, con la prestazione del giuramento

Liv. diff.: 3

Numero: 000574

Quesito: Il tutore che, conoscendo il suo credito nei confronti del minore, non lo abbia dichiarato, sebbene debitamente ed espressamente interpellato:

Risposta 1: decade da ogni suo diritto

Risposta 2: non può esercitare detto diritto di credito sino a quando non cessa la tutela

Risposta 3: può esercitare immediatamente il suo diritto di credito, ma è nel contempo sostituito dal protutore.

Risposta 4: è rimosso dalla tutela.

Liv. diff.: 2

Numero: 000575

Quesito: Il tutore che, sapendo di essere debitore del soggetto sottoposto a tutela, non ha dichiarato fedelmente il proprio debito:

Risposta 1: può essere rimosso dalla tutela

Risposta 2: decade dal termine di adempimento se esiste ed è comunque tenuto al risarcimento dei danni

Risposta 3: perde la cauzione prestata e deve depositarne una ulteriore, nella misura disposta dal giudice tutelare

Risposta 4: può in qualunque momento rendere la dichiarazione di debito, senza conseguenze e ciò sino al rendimento del conto finale

Liv. diff.: 2

Numero: 000576

Quesito: Prima che sia compiuto l'inventario dei beni del minore soggetto a tutela, l'amministrazione del tutore deve limitarsi:

Risposta 1: Agli affari che non ammettono dilazione

Risposta 2: Agli atti urgenti riguardanti esclusivamente beni immobili

Risposta 3: Agli atti urgenti riguardanti esclusivamente beni mobili

Risposta 4: Alla percezione dei frutti

Liv. diff.: 1

Numero: 000577

Quesito: Il minore Tizietto è unico chiamato all'eredità dei genitori deceduti in un disastro aereo. Nell'eredità è compresa un'azienda commerciale. Apertasi la tutela, compiuto l'inventario e accettata l'eredità, il giudice tutelare ha ritenuto evidentemente utile per il minore la continuazione dell'esercizio dell'impresa. A tal fine Tizio, tutore di Tizietto:

Risposta 1: Deve chiedere al tribunale per i minorenni l'autorizzazione alla continuazione dell'esercizio dell'impresa

Risposta 2: Deve chiedere al giudice tutelare l'autorizzazione alla continuazione dell'esercizio dell'impresa

Risposta 3: Non deve chiedere alcuna autorizzazione, in quanto è sufficiente la valutazione del giudice tutelare circa la continuazione dell'esercizio dell'impresa

Risposta 4: Deve chiedere al tribunale ordinario l'autorizzazione alla continuazione dell'esercizio dell'impresa

Liv. diff.: 3

Numero: 000578

Quesito: Il minore Tizietto è unico chiamato all'eredità dei genitori deceduti in un disastro aereo. Nell'eredità è compresa un'azienda commerciale. Apertasi la tutela, compiuto l'inventario ed accettata l'eredità, il giudice tutelare ha ritenuto evidentemente utile per il minore la continuazione dell'esercizio dell'impresa e Caio, tutore di Tizietto, ha richiesto al tribunale competente l'autorizzazione alla continuazione. In pendenza della deliberazione del tribunale:

Risposta 1: Il giudice tutelare può consentire l'esercizio provvisorio dell'impresa

Risposta 2: Il tribunale stesso può consentire l'esercizio provvisorio dell'impresa

Risposta 3: Il presidente del tribunale può consentire l'esercizio provvisorio dell'impresa

Risposta 4: L'autorità giudiziaria non può consentire l'esercizio provvisorio dell'impresa

Liv. diff.: 3

Numero: 000579

Quesito: Nel caso in cui il giudice stimi evidentemente utile per il minore la continuazione dell'esercizio dell'impresa, il tutore:

Risposta 1: deve domandare l'autorizzazione del tribunale per i minorenni

Risposta 2: deve domandare l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 3: non deve domandare alcuna autorizzazione

Risposta 4: deve domandare l'autorizzazione del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000580

Quesito: In pendenza della deliberazione dell'autorità giudiziaria competente ad autorizzare la continuazione dell'esercizio dell'impresa da parte del minore soggetto a tutela, può essere consentito il suo esercizio provvisorio da parte:

Risposta 1: del giudice tutelare

Risposta 2: del tribunale per i minorenni

Risposta 3: del tribunale ordinario

Risposta 4: del presidente del tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000581

Quesito: Nel caso in cui il giudice tutelare stimi evidentemente utile per il minore soggetto a tutela la continuazione dell'esercizio d'impresa:

Risposta 1: il tutore deve domandare al tribunale per i minorenni l'autorizzazione alla continuazione.

Risposta 2: il tutore deve domandare al tribunale ordinario l'autorizzazione alla continuazione.

Risposta 3: il tutore può senz'altro provvedere alla continuazione dell'esercizio dell'impresa senza che necessiti di altre autorizzazioni.

Risposta 4: è in facoltà del giudice tutelare disporre che il tutore si munisca dell'autorizzazione del tribunale ordinario per una migliore verifica delle ragioni di convenienza.

Liv. diff.: 1

Numero: 000582

Quesito: Compiuto l'inventario, chi delibera sulla convenienza di continuare ovvero alienare o liquidare l'azienda commerciale che si trova nel patrimonio dell'interdetto?

Risposta 1: Il giudice tutelare su proposta del tutore e sentito il protutore.

Risposta 2: Il tribunale ordinario su proposta del tutore, sentito il giudice tutelare.

Risposta 3: Il tribunale per i minorenni su proposta del tutore, sentito il giudice tutelare.

Risposta 4: Il tribunale ordinario su proposta del giudice tutelare, che previamente sente il tutore.

Liv. diff.: 2

Numero: 000583

Quesito: Quale tra i seguenti investimenti è espressamente previsto dal codice civile per i capitali del minore soggetto a tutela?

Risposta 1: Titoli dello Stato o garantiti dallo Stato

Risposta 2: Azioni emesse da società italiane quotate alla borsa valori

Risposta 3: Beni mobili iscritti in pubblici registri

Risposta 4: Mutui chirografari

Liv. diff.: 1

Numero: 000584

Quesito: Quale tra i seguenti investimenti è espressamente previsto dal codice civile per i capitali del minore soggetto a tutela?

Risposta 1: Beni immobili posti nello Stato

Risposta 2: Azioni emesse da società italiane quotate alla borsa valori

Risposta 3: Beni mobili iscritti in pubblici registri

Risposta 4: Fondi comuni di investimento mobiliare

Liv. diff.: 1

Numero: 000585

Quesito: Quale tra i seguenti investimenti è espressamente previsto dal codice civile per i capitali del minore soggetto a tutela?

Risposta 1: Depositi fruttiferi presso le casse postali o presso altre casse di risparmio o monti di credito su pegno

Risposta 2: Azioni emesse da società italiane quotate alla borsa valori

Risposta 3: Beni mobili iscritti in pubblici registri

Risposta 4: Fondi comuni di investimento mobiliare

Liv. diff.: 1

Numero: 000586

Quesito: Quale tra i seguenti investimenti è espressamente previsto dal codice civile per i capitali del minore soggetto a tutela?

Risposta 1: Mutui garantiti da idonea ipoteca sopra beni posti nello Stato

Risposta 2: Azioni emesse da società italiane quotate alla borsa valori

Risposta 3: Beni mobili iscritti in pubblici registri

Risposta 4: Fondi comuni di investimento mobiliare

Liv. diff.: 1

Numero: 000587

Quesito: L'acquisto di una quota di una società a responsabilità limitata da parte di un interdetto sotto tutela quale erede di un socio defunto avviene:

Risposta 1: Per effetto dell'accettazione dell'eredità debitamente autorizzata, senza necessità di alcuna ulteriore specifica autorizzazione

Risposta 2: Per effetto di un atto unilaterale di adesione alla società, previa specifica autorizzazione all'acquisto dello status di socio data dal tribunale ordinario su parere del giudice tutelare

Risposta 3: Per effetto di un atto unilaterale di adesione, previa specifica autorizzazione all'acquisto dello status di socio data dal giudice tutelare

Risposta 4: In nessun caso perché vietato dalla legge

Liv. diff.: 2

Numero: 000588

Quesito: Caio, tutore del minore Tizietto, vuole acquistare un bene immobile necessario per l'uso del minore, in nome e per conto di quest'ultimo. Si reca quindi dal notaio Romolo Romani con l'intenzione di stipulare l'atto di acquisto. Il notaio gli dirà che:

Risposta 1: E' necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: Non è necessaria alcuna autorizzazione

Risposta 3: E' necessaria l'autorizzazione del tribunale, previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: E' necessaria l'autorizzazione del tribunale, ma non il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000589

Quesito: Caio, tutore del minore Tizietto, vuole acquistare un bene mobile necessario per l'uso del minore in nome e per conto di quest'ultimo. Si rivolge al notaio chiedendogli se sia necessaria un'autorizzazione giudiziaria. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che non è necessaria alcuna autorizzazione

Risposta 2: Che è necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 3: Che è necessaria l'autorizzazione del tribunale, previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Che è necessaria l'autorizzazione del tribunale, ma non il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000590

Quesito: Tizio, tutore del sedicenne Tizietto, intende concedere in locazione per la durata di quattro anni un appartamento in Roma di proprietà del minore. Per concludere il contratto occorre l'autorizzazione giudiziale?

Risposta 1: Sì, è necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: Sì, è necessaria l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 3: No, non è necessaria alcuna autorizzazione

Risposta 4: Sì, è necessaria l'autorizzazione del tribunale per i minorenni

Liv. diff.: 3

Numero: 000591 - (*)

Quesito: Il consenso allo svincolo di pegno costituito a garanzia di un credito del minore soggetto a tutela è autorizzato:

Risposta 1: Dal giudice tutelare

Risposta 2: Dal giudice tutelare, sentito il protutore

Risposta 3: Dal tribunale per i minorenni, sentito il protutore

Risposta 4: Dal tribunale ordinario, sentito il protutore

Liv. diff.: 2

Numero: 000592 - (*)

Quesito: Il consenso allo svincolo di pegni o alla cancellazione di ipoteche a garanzia di crediti del minore soggetto a tutela è autorizzato:

Risposta 1: Dal giudice tutelare

Risposta 2: Dal giudice tutelare, sentito il protutore

Risposta 3: Dal tribunale per i minorenni, sentito il protutore

Risposta 4: Dal tribunale ordinario, sentito il protutore

Liv. diff.: 2

Numero: 000593

Quesito: Tra Tizio, minore sottoposto a tutela, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di passaggio tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto è necessario che in rappresentanza del minore Tizio intervenga:

Risposta 1: Il tutore autorizzato dal tribunale, su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Il tutore autorizzato dal tribunale, senza che sia necessario il parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il tutore autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 4: Il tutore autorizzato dal tribunale per i minorenni, su parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000594

Quesito: Il minore Tizietto ed il fratello maggiorenne Caio hanno ricevuto in donazione, in comune e in parti uguali, dallo zio paterno un appartamento e un terreno siti in Roma. Tizio, tutore di Tizietto, d'accordo con Caio intende procedere alla divisione del patrimonio comune. Quale autorizzazione occorre per la stipula del contratto?

Risposta 1: L'autorizzazione del tribunale, previo parere del giudice tutelare

Risposta 2: L'autorizzazione del tribunale senza parere del giudice tutelare

Risposta 3: L'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: L'autorizzazione del pretore

Liv. diff.: 2

Numero: 000595

Quesito: La costituzione di pegni e ipoteche sui beni del minore soggetto a tutela è autorizzata:

Risposta 1: dal tribunale ordinario su parere del giudice tutelare

Risposta 2: dal giudice tutelare

Risposta 3: dal tribunale per i minorenni

Risposta 4: dal giudice tutelare su proposta del tutore e sentito il protutore

Liv. diff.: 1

Numero: 000596

Quesito: La costituzione di pegno su beni mobili dell'incapace soggetto a tutela è autorizzata:

Risposta 1: Dal tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Dal pretore su parere del pubblico ministero

Risposta 3: Dal presidente del tribunale

Risposta 4: Dal giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000597

Quesito: La costituzione di ipoteca su beni immobili dell'incapace soggetto a tutela è autorizzata:

Risposta 1: Dal tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Dal giudice tutelare

Risposta 3: Dal tribunale per i minorenni

Risposta 4: Dal presidente del tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000598

Quesito: Il tribunale di Roma ha autorizzato Tizio, tutore del minore Tizietto, a vendere un immobile di proprietà del minore per il prezzo minimo di lire centomilioni, ma non ha stabilito le modalità di reimpiego del prezzo. In questo caso:

Risposta 1: Il modo di reimpiego del prezzo è stabilito dal giudice tutelare

Risposta 2: Il tutore è libero di reimpiegare il prezzo nel modo che ritiene più opportuno nell'interesse del minore

Risposta 3: Il modo di reimpiego del prezzo deve essere stabilito comunque dal tribunale che provvede con un successivo specifico provvedimento

Risposta 4: Il tutore deve reimpiegare il prezzo esclusivamente in titoli di stato

Liv. diff.: 2

Numero: 000599

Quesito: Tizio, tutore del minore Tizietto, ha venduto a Caio un immobile di proprietà del minore senza richiedere l'autorizzazione del tribunale. L'atto è:

Risposta 1: Annullabile su istanza del tutore o del minore o dei suoi eredi o aventi causa

Risposta 2: Nullo

Risposta 3: Annullabile solo su istanza dell'acquirente o dei suoi eredi o aventi causa

Risposta 4: Valido, ma inopponibile ai creditori del minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000600

Quesito: A norma del codice civile è consentito al protutore rendersi cessionario dei crediti verso il minore?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, senza necessità di alcuna autorizzazione

Risposta 3: Sì, se autorizzato dal giudice competente

Risposta 4: Sì, se il credito é liquido ed esigibile

Liv. diff.: 1

Numero: 000601

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente dei beni del minore?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

Liv. diff.: 1

Numero: 000602

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, purché non vi sia conguaglio

Liv. diff.: 1

Numero: 000603

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente dei beni del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato

Liv. diff.: 1

Numero: 000604

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo per lite iniziata prima della sua nomina a tutore

Liv. diff.: 1

Numero: 000605

Quesito: Può il protutore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato

Liv. diff.: 1

Numero: 000606

Quesito: Può il protutore rendersi direttamente acquirente di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili il cui prezzo risulti da listini

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

Liv. diff.: 1

Numero: 000607

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo all'asta pubblica

Liv. diff.: 1

Numero: 000608

Quesito: Può il tutore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, purché non vi sia conguaglio

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000609

Quesito: Può il protutore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000610

Quesito: Può il protutore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili il cui prezzo risulti da listini o dalle mercuriali

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato

Liv. diff.: 1

Numero: 000611

Quesito: Può il protutore rendersi direttamente acquirente di diritti del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000612

Quesito: Può il tutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000613

Quesito: Può il tutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato

Liv. diff.: 1

Numero: 000614

Quesito: Può il tutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, solo all'asta pubblica

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000615

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000616

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato

Liv. diff.: 1

Numero: 000617

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili il cui prezzo risulti da listini o dalle mercuriali

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare se vi é conguaglio

Liv. diff.: 1

Numero: 000618

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di beni del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000619

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a seguito di transazione?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000620

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a titolo di compravendita?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo se il prezzo è predeterminato o all'asta pubblica

Liv. diff.: 1

Numero: 000621

Quesito: Può il protutore rendersi acquirente, per interposta persona, di diritti del minore a titolo di permuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di diritti su beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale, sentito il parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000622

Quesito: Può il protutore diventare cessionario di crediti verso il minore?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo per il caso che il credito fosse assistito da garanzia reale o personale rilasciata dallo stesso protutore

Risposta 4: No, salvo che il credito derivi da risarcimento del danno

Liv. diff.: 1

Numero: 000623

Quesito: Il divieto per il tutore di concludere convenzioni con la persona divenuta maggiorenne e già soggetta alla sua tutela, sussiste:

Risposta 1: sino all'approvazione del conto della tutela

Risposta 2: finché dura in carica

Risposta 3: fino al momento in cui il cancelliere dà notizia della chiusura della tutela all'ufficiale di stato civile per l'annotazione in margine all'atto di nascita del minore

Risposta 4: sino a che non intervenga l'autorizzazione del giudice tutelare all'acquisto

Liv. diff.: 3

Numero: 000624

Quesito: Il giudice tutelare può esonerare il tutore dall'ufficio:

Risposta 1: qualora l'esercizio di esso sia soverchiamente gravoso e vi sia altra persona atta a sostituirlo

Risposta 2: solo a seguito di inadempienza e irregolarità del tutore nell'adempimento dei suoi doveri

Risposta 3: per sopravvenuta insolvenza del tutore

Risposta 4: perché rimosso da altra tutela.

Liv. diff.: 2

Numero: 000625

Quesito: Tizio, di anni sedici, contrae matrimonio con Filana di anni diciotto. In questa ipotesi il minore è emancipato di diritto?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se il coniuge non può sostenere gli oneri derivanti dal matrimonio

Risposta 3: Sì, ma solo se i genitori si erano opposti al matrimonio

Risposta 4: No, è necessario un apposito provvedimento dell'autorità giudiziaria

Liv. diff.: 1

Numero: 000626

Quesito: Tizio, di anni sedici, contrae matrimonio con Filana di anni diciassette. In questa ipotesi Tizio è emancipato di diritto?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo il solo caso in cui i genitori di Filana si erano opposti al matrimonio

Risposta 3: Sì, ma solo se i genitori di Tizio si erano opposti al matrimonio

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000627

Quesito: Tizio, di anni sedici, contrae matrimonio con Filana di anni ventuno. In questa ipotesi Tizio è emancipato di diritto?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che il giudice che lo ha autorizzato al matrimonio lo abbia espressamente disposto nella relativa ordinanza

Risposta 3: Sì, ma solo se l'altro coniuge ne abbia fatto espressa richiesta all'atto del matrimonio

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000628

Quesito: Tizio, di anni sedici, contrae matrimonio con Filana di pari età. In questa ipotesi Tizio è emancipato di diritto?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo il solo caso in cui i coniugi abbiano espressamente scelto il regime della separazione dei beni

Risposta 3: Sì, ma a condizione che anche l'altro coniuge sia stato espressamente emancipato dalla Corte d'Appello

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000629

Quesito: Tizio, diciassettenne, coniugato con Caia, maggiorenne, è soggetto alla potestà dei genitori?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, salvo che i genitori si siano opposti alla celebrazione del matrimonio

Risposta 3: Sì, in ogni caso fino al compimento della maggiore età

Risposta 4: Sì, salvo che vi sia disaccordo tra Tizio ed i genitori sull'esercizio della stessa

Liv. diff.: 1

Numero: 000630

Quesito: Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il padre, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di passaggio tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, è necessario:

Risposta 1: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale senza che sia necessario il parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 4: Il solo consenso del curatore

Liv. diff.: 2

Numero: 000631

Quesito: Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il fratello, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di acquedotto tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, è necessario:

Risposta 1: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale senza che sia necessario il parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: Il solo consenso del curatore

Liv. diff.: 2

Numero: 000632

Quesito: Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del curatore Sempronio, suo genitore. L'autorizzazione alla vendita dovrà essere rilasciata:

Risposta 1: Dal giudice tutelare

Risposta 2: Dal tribunale ordinario, previo parere del giudice tutelare

Risposta 3: Dal tribunale per i minorenni, previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Dal tribunale ordinario

Liv. diff.: 1

Numero: 000633

Quesito: Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano, pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del marito Sempronio, suo curatore. L'autorizzazione dovrà essere rilasciata:

Risposta 1: Dal tribunale ordinario, previo parere del giudice tutelare

Risposta 2: Dal giudice tutelare

Risposta 3: Dal tribunale per i minorenni, previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Dal tribunale per i minorenni

Liv. diff.: 1

Numero: 000634

Quesito: Qualora nasca conflitto di interessi tra il minore emancipato e il curatore per il compimento di un atto di straordinaria amministrazione:

Risposta 1: è nominato un curatore speciale dal giudice tutelare

Risposta 2: è nominato un curatore speciale dal tribunale per i minorenni

Risposta 3: il curatore decade dall'ufficio

Risposta 4: l'emancipato può agire autonomamente previa autorizzazione del tribunale per i minorenni

Liv. diff.: 1

Numero: 000635

Quesito: Tizio, di anni sedici, che ha contratto matrimonio con Filana di anni diciotto, ha la capacità di compiere gli atti che non eccedono l'ordinaria amministrazione?

Risposta 1: Sì, senza alcuna assistenza né autorizzazione

Risposta 2: Sì, ma in ogni caso con l'assistenza del curatore

Risposta 3: Sì, ma solo se debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 4: Sì, ma con l'assistenza di uno dei genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000636

Quesito: Nel caso in cui il curatore dell'emancipato rifiuti il suo consenso al compimento di un atto di straordinaria amministrazione, il minore può ricorrere:

Risposta 1: al giudice tutelare, il quale, se stima ingiustificato il rifiuto, nomina un curatore speciale per assistere il minore nel compimento dell'atto, salva, se occorre, l'autorizzazione del tribunale

Risposta 2: al giudice tutelare, il quale, se stima ingiustificato il rifiuto, nomina un curatore speciale per assistere il minore nel compimento dell'atto, senza che mai occorra l'autorizzazione del tribunale

Risposta 3: al giudice tutelare, il quale, se stima ingiustificato il rifiuto, provvede a pronunziare la decadenza del curatore

Risposta 4: al tribunale per i minorenni, per l'autorizzazione a compiere da solo il detto atto

Liv. diff.: 2

Numero: 000637

Quesito: Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione inerente l'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni

Risposta 2: Occorre l'autorizzazione del giudice tutelare del luogo di residenza del minore emancipato

Risposta 3: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa

Liv. diff.: 1

Numero: 000638

Quesito: Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione estraneo all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio risponderà che:

Risposta 1: Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni

Risposta 2: Occorre l'autorizzazione del giudice tutelare del luogo di residenza del minore emancipato

Risposta 3: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa

Liv. diff.: 2

Numero: 000639

Quesito: Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Rossi per il compimento di un atto che non eccede l'ordinaria amministrazione inerente all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio Rossi risponderà che:

Risposta 1: Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni

Risposta 2: Occorre l'autorizzazione del giudice tutelare del luogo di residenza del minore emancipato

Risposta 3: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Occorre l'autorizzazione del tribunale del luogo ove è posta la sede principale dell'impresa

Liv. diff.: 1

Numero: 000640

Quesito: Può il minore emancipato essere interdetto?

Risposta 1: Sì, se si trova in condizioni di abituale infermità di mente che lo renda incapace di provvedere ai propri interessi

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, se, pur non trovandosi in condizioni di abituale infermità di mente che lo renda incapace di provvedere ai propri interessi, si espone a gravi pregiudizi economici

Risposta 4: Sì, ma soltanto se nessuno dei genitori esercita la potestà su di lui

Liv. diff.: 1

Numero: 000641

Quesito: Il maggiore d'età può essere interdetto:

Risposta 1: Se si trova in condizioni di abituale infermità di mente che lo renda incapace di provvedere ai propri interessi

Risposta 2: Se si trova in condizioni di infermità di mente anche occasionale che lo esponga a gravi pregiudizi economici

Risposta 3: Se si trova in condizioni di infermità di mente anche occasionale che esponga la sua famiglia a gravi pregiudizi economici

Risposta 4: Se per prodigalità o per abuso abituale di sostanze alcooliche espone sè o la propria famiglia a gravi pregiudizi economici

Liv. diff.: 1

Numero: 000642

Quesito: Il minore non emancipato può essere interdetto:

Risposta 1: Nell'ultimo anno della sua minore età e l'interdizione ha effetto dal giorno in cui il minore non emancipato raggiunge l'età maggiore

Risposta 2: Non prima che sia decorso un anno dal compimento della maggiore età e l'interdizione ha effetto immediato

Risposta 3: In qualunque momento della sua vita e l'interdizione ha effetto dall'anno precedente il raggiungimento della maggiore età

Risposta 4: Necessariamente dopo il compimento della maggiore età e l'interdizione ha effetto retroattivo al giorno del compimento della maggiore età

Liv. diff.: 1

Numero: 000643

Quesito: Il minore non emancipato può essere inabilitato:

Risposta 1: Nell'ultimo anno della sua minore età e l'inabilitazione ha effetto dal giorno in cui il minore non emancipato raggiunge l'età maggiore

Risposta 2: Non prima che sia decorso un anno dal compimento della maggiore età e l'inabilitazione ha effetto immediato

Risposta 3: In qualunque momento della sua vita e l'inabilitazione ha effetto dall'anno precedente il raggiungimento dell'età maggiore

Risposta 4: Necessariamente dopo il compimento della maggiore età e l'inabilitazione ha effetto retroattivo al giorno del compimento della maggiore età

Liv. diff.: 1

Numero: 000644

Quesito: Quando l'interdicendo si trova sotto la potestà dei genitori, l'interdizione può essere promossa:

Risposta 1: Solo su istanza dei genitori o del pubblico ministero

Risposta 2: Solo su istanza del giudice tutelare

Risposta 3: Su istanza di qualunque parente entro il quarto grado

Risposta 4: Su istanza di qualunque parente entro il quarto grado o affine entro il secondo grado

Liv. diff.: 2

Numero: 000645

Quesito: Quando l'inabilitando si trova sotto la potestà dei genitori, l'inabilitazione può essere promossa:

Risposta 1: Solo su istanza dei genitori o del pubblico ministero

Risposta 2: Solo su istanza del pubblico ministero o d'ufficio dal giudice tutelare

Risposta 3: Su istanza di qualunque parente entro il quarto grado o dal pubblico ministero

Risposta 4: Su istanza di qualunque parente entro il quarto grado o affine entro il secondo grado

Liv. diff.: 2

Numero: 000646

Quesito: Ai fini della pronuncia dell'interdizione è necessario l'esame dell'interdicendo?

Risposta 1:

Risposta 2: No, purché sia acquisita prova testimoniale di quattro parenti entro il quarto grado dell'interdicendo

Risposta 3: No, purché sia prodotta la perizia di un consulente tecnico

Risposta 4: No, purché il giudice disponga mezzi istruttori utili ad assumere le necessarie informazioni

Liv. diff.: 1

Numero: 000647

Quesito: Ai fini della pronuncia dell'inabilitazione è necessario l'esame dell'inabilitando?

Risposta 1:

Risposta 2: No, purché sia acquisita prova testimoniale di quattro parenti entro il quarto grado dell'inabilitando

Risposta 3: No, purché sia prodotta la perizia di un consulente tecnico

Risposta 4: No, purché il giudice disponga mezzi istruttori utili ad assumere le necessarie informazioni

Liv. diff.: 1

Numero: 000648

Quesito: La sentenza che rigetta l'interdizione comporta l'automatica decadenza d'ufficio del tutore provvisorio?

Risposta 1: Sì, salvo che la sentenza disponga che il tutore debba ricoprire l'ufficio fino al passaggio in giudicato della stessa

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, salvo che il tutore provvisorio sia uno dei genitori

Risposta 4: Sì, salvo che il tutore provvisorio sia il coniuge

Liv. diff.: 2

Numero: 000649

Quesito: La sentenza che rigetta l'inabilitazione comporta l'automatica decadenza d'ufficio del curatore provvisorio?

Risposta 1: Sì, salvo che la sentenza disponga che il curatore debba ricoprire l'ufficio fino al passaggio in giudicato della sentenza

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, salvo che il curatore provvisorio sia uno dei genitori

Risposta 4: Sì, salvo che il curatore provvisorio sia il coniuge

Liv. diff.: 2

Numero: 000650

Quesito: Tra Tizio, inabilitato avente come curatore il fratello, e Caio è in corso una lite per la regolamentazione dei confini tra le loro limitrofe proprietà; gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e a tal fine si recano dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e dell'inabilitato Tizio, è necessario:

Risposta 1: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale senza parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: Il solo consenso del curatore

Liv. diff.: 2

Numero: 000651

Quesito: Tra Tizio, inabilitato avente come curatore il padre, e Caio è in corso una lite per la regolamentazione dei confini tra le loro limitrofe proprietà; gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e dell'inabilitato Tizio, è necessario:

Risposta 1: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale senza parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 4: Il solo consenso del curatore

Liv. diff.: 2

Numero: 000652

Quesito: Tra Tizio, interdetto, e Caio è in corso una lite, per la regolamentazione dei confini tra le loro limitrofe proprietà. Le parti intendono ora comporre la lite con una transazione e, a tal fine, si recano dal notaio il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, è necessario che in rappresentanza dell'interdetto Tizio intervenga:

Risposta 1: Il tutore autorizzato dal tribunale su parere del giudice tutelare

Risposta 2: Il tutore autorizzato dal tribunale senza parere del giudice tutelare

Risposta 3: Il tutore autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 4: Il tutore autorizzato dal pretore

Liv. diff.: 2

Numero: 000653

Quesito: L'esercizio di un'impresa commerciale da parte dell'inabilitato può:

Risposta 1: essere continuato se autorizzato dal tribunale ordinario su parere del giudice tutelare

Risposta 2: essere continuato se autorizzato dal tribunale ordinario su parere del giudice tutelare, ma deve necessariamente essere subordinato alla nomina di un institore

Risposta 3: essere continuato se autorizzato dal tribunale per i minorenni su parere del giudice tutelare

Risposta 4: essere continuato se autorizzato dal giudice tutelare purché venga nominato un institore

Liv. diff.: 2

Numero: 000654

Quesito: In quale caso sono annullabili gli atti compiuti da persona che, sebbene non interdetta, si provi essere stata incapace di intendere e di volere al momento in cui li ha compiuti?

Risposta 1: Qualora ne sia risultato un grave pregiudizio all'autore e su istanza del medesimo o dei suoi eredi o aventi causa

Risposta 2: Qualora ne sia risultato un grave pregiudizio alla controparte ed esclusivamente su istanza di quest'ultima

Risposta 3: Qualora si tratti di atti di straordinaria amministrazione ed indipendentemente dal pregiudizio che ne sia derivato all'autore

Risposta 4: Qualora si provi che l'autore si trovava in stato di bisogno ed indipendentemente dal pregiudizio che gliene sia derivato

Liv. diff.: 1

Numero: 000655

Quesito: Tizio, ubriaco e temporaneamente incapace di intendere, stipula un contratto con Caio e ne riceve un grave pregiudizio. In questo caso, il contratto:

Risposta 1: Può essere annullato solo se risulta la mala fede dell'altro contraente

Risposta 2: Può essere comunque annullato anche se non risulta la mala fede dell'altro contraente

Risposta 3: Non può mai essere annullato

Risposta 4: Può essere annullato solo se Tizio viene interdetto entro un anno dalla conclusione del contratto stesso

Liv. diff.: 1

Numero: 000656

Quesito: Il beneficiario di una donazione è tenuto a prestare gli alimenti al donante con precedenza su ogni altro obbligato non donatario?

Risposta 1: Sì, a meno che si tratti di donazione fatta in riguardo di un matrimonio o di una donazione rimuneratoria

Risposta 2: Sì, ma solo se lo stato di bisogno del donante è dovuto all'atto di liberalità

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000657

Quesito: E' valida la cessione del credito alimentare?

Risposta 1: No

Risposta 2: Si, ma solo a titolo gratuito

Risposta 3: No, salvo che il debitore abbia dato il consenso

Risposta 4: Si, sempre

Liv. diff.: 1

Numero: 000658

Quesito: Tizio può cedere a Caio il proprio credito alimentare?

Risposta 1: No, in nessun caso

Risposta 2: Sì, ma solo nel caso in cui l'obbligazione alimentare deve essere adempiuta mediante assegno da corrispondere periodicamente

Risposta 3: Sì, ma solo a titolo oneroso

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000659

Quesito: Caio, beneficiario di una donazione non remuneratoria né obnuziale, dopo aver adempiuto esattamente all'obbligo alimentare verso il donante Tizio, muore. Ai suoi figli viene richiesto di adempiere all'obbligo alimentare già ricadente sul padre.

Risposta 1: I figli non sono tenuti perché l'obbligo alimentare cessa con la morte dell'obbligato

Risposta 2: I figli sono obbligati solo se hanno conseguito vantaggio dalla donazione a favore del padre

Risposta 3: I figli sono tenuti solo se il coniuge del donante non sia in grado di provvedervi

Risposta 4: I figli sono tenuti perché l'obbligo si trasmette nei loro confronti

Liv. diff.: 2

Numero: 000660

Quesito: A norma del codice civile in quale luogo si apre la successione?

Risposta 1: Nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto

Risposta 2: Nel luogo dell'ultima residenza del defunto

Risposta 3: Nel luogo dell'ultima dimora del defunto

Risposta 4: Nel luogo in cui si verifica il decesso

Liv. diff.: 1

Numero: 000661

Quesito: Qual è, ai sensi del codice civile, il luogo di apertura della successione di Tizio, in vita residente a Bari e domiciliato in Napoli, deceduto durante un viaggio in Germania e la cui proprietà immobiliare è tutta sita in Messina?

Risposta 1: Napoli

Risposta 2: Bari

Risposta 3: Messina

Risposta 4: Roma

Liv. diff.: 1

Numero: 000662

Quesito: Quando si fà luogo alla successione legittima?

Risposta 1: Quando manca, in tutto o in parte, quella testamentaria

Risposta 2: Solo se il de cuius non lascia a sè superstiti figli

Risposta 3: Solo se il de cuius non lascia a sè superstiti i figli ed il coniuge

Risposta 4: Solo se, essendo stato redatto un testamento, il medesimo lede i diritti dei legittimari

Liv. diff.: 1

Numero: 000663

Quesito: Le disposizioni testamentarie possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari e non essere suscettibili di azione di riduzione?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, se sono dettate per assicurare gli alimenti a persone prossime al de cuius

Risposta 3: Sì, se trattasi di disposizioni a favore dell'anima

Risposta 4: Sì, se sono disposte in favore dello Stato

Liv. diff.: 1

Numero: 000664

Quesito: La convenzione con cui taluno dispone della propria successione è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Annullabile

Risposta 3: Valida ed efficace

Risposta 4: Valida ma inefficace fino al momento della morte del disponente

Liv. diff.: 1

Numero: 000665

Quesito: Può il notaio ricevere un atto con il quale Tizio dispone della propria successione a favore di Caio che, nello stesso atto, accetta tale attribuzione?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, purché l'atto abbia i requisiti di forma del testamento pubblico

Risposta 4: Sì, ma solo se in tale atto si preveda un termine iniziale di efficacia dell'attribuzione coincidente con la morte del disponente

Liv. diff.: 1

Numero: 000666

Quesito: Può il notaio ricevere l'atto con il quale Tizio intende rinunziare all'eredità del padre moribondo?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma condizionandolo sospensivamente alla morte del padre

Risposta 4: Sì, ma prevedendo un termine iniziale di efficacia coincidente con la morte del padre

Liv. diff.: 1

Numero: 000667

Quesito: Tizio, gravemente ammalato, si rivolge al notaio, facendogli presente che intende, ove possibile, rinunziare in vita all'eredità del cugino Caio, vedovo, che vive da anni all'estero, volendo così favorire altri chiamati all'eredità. La risposta del notaio è:

Risposta 1: La rinunzia non è ricevibile

Risposta 2: La rinunzia è ricevibile, purché fatta gratuitamente e a favore di tutti i chiamati

Risposta 3: La rinunzia è ricevibile, purché fatta a condizione che Caio, della cui eredità si tratta, premuoia a Tizio

Risposta 4: La rinunzia è ricevibile purché Tizio non abbia eredi legittimari

Liv. diff.: 2

Numero: 000668

Quesito: E' nulla la convenzione con cui taluno dispone della propria successione?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo il caso che intervengano per accettazione tutti i legittimari

Risposta 3: No, se sono prestate garanzie reali su beni ereditari o disposta divisione degli stessi in favore degli eredi

Risposta 4: No, purché sia pattuita la revocabilità della convenzione da parte del soggetto della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000669

Quesito: E' nulla la donazione dei diritti che possono spettare su una successione non ancora aperta?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se il soggetto della cui successione si tratta ha già disposto con testamento, in favore del donatario, dei diritti oggetto della donazione

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che sia stata pattuita espressamente l'irrevocabilità della donazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000670

Quesito: E' nulla la rinunzia ai diritti che possono spettare su una successione non ancora aperta?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, purché il rinunziante non sia legittimario del soggetto della cui successione si tratta

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, salvo che la rinunzia sia effettuata in favore dei propri discendenti

Liv. diff.: 1

Numero: 000671

Quesito: Può Tizio donare a Caio i beni che gli potranno pervenire dall'eredità di Sempronio non ancora aperta?

Risposta 1: No

Risposta 2: No, salvo il caso in cui Sempronio presti il suo consenso

Risposta 3:

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui Tizio è legittimario di Sempronio

Liv. diff.: 1

Numero: 000672

Quesito: Tizio dispone della propria successione stipulando apposita convenzione con Sempronio. Tale convenzione è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Valida, ma sottoposta a condizione sospensiva

Risposta 3: Valida, ma sottoposta a termine

Risposta 4: Annullabile

Liv. diff.: 1

Numero: 000673

Quesito: A quale momento risale l'effetto dell'accettazione di eredità con beneficio d'inventario?

Risposta 1: Al momento nel quale si è aperta la successione

Risposta 2: Al momento dell'accettazione

Risposta 3: Al momento della presentazione della dichiarazione di successione

Risposta 4: Al momento dell'inserzione della dichiarazione di accettazione nel registro delle successioni conservato nella pretura competente secondo il luogo di apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000674

Quesito: A quale momento risalgono gli effetti dell'accettazione dell'eredità?

Risposta 1: Al momento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Al momento in cui si prende materialmente possesso dei beni

Risposta 3: Al momento in cui si accetta

Risposta 4: Al momento in cui si presenta la dichiarazione di successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000675

Quesito: Il chiamato all'eredità può vendere i beni ereditari senza che ciò comporti accettazione dell'eredità?

Risposta 1: Sì, nel solo caso di beni che non si possono conservare o la cui conservazione importa grave dispendio e previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria

Risposta 2: Sì, nel solo caso di beni mobili che non si possono conservare e senza autorizzazione dell'autorità giudiziaria

Risposta 3: Sì, nel solo caso di beni mobili la cui conservazione importa grave dispendio e previa autorizzazione dei chiamati in subordine

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000676

Quesito: Quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente, può il chiamato all'eredità essere autorizzato dall'autorità giudiziaria a vendere i beni ereditari?

Risposta 1: No, in nessun caso

Risposta 2: Sì, ma solo nel caso di beni non conservabili o la cui conservazione importi dispendio

Risposta 3: Sì, ma solo nei casi di utilità evidente

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000677

Quesito: Può il chiamato all'eredità che intende rimanere tale vendere i beni ereditari?

Risposta 1: Sì, ma solo se è stato autorizzato dall'autorità giudiziaria e si tratti di beni che non si possono conservare o la cui conservazione importa grave dispendio

Risposta 2: Sì, ma solo se è figlio o coniuge del de cuius

Risposta 3: Sì, ma solo se è stato autorizzato dal testatore

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1 - (*)

Numero: 000678

Quesito: Può il chiamato all'eredità compiere atti conservativi quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria

Risposta 4: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria e con il consenso del curatore dell'eredità giacente

Liv. diff.: 2

Numero: 000679

Quesito: Può il chiamato all'eredità compiere atti di vigilanza quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria

Risposta 4: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria e con il consenso del curatore dell'eredità giacente

Liv. diff.: 2

Numero: 000680

Quesito: Può il chiamato all'eredità compiere atti di amministrazione temporanea quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria

Risposta 4: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria e con il consenso del curatore dell'eredità giacente

Liv. diff.: 2

Numero: 000681

Quesito: Può il chiamato, che intende rimanere tale, vendere i beni dell'eredità quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria e si tratti di beni che non si possono conservare o la cui conservazione importa grave dispendio

Risposta 4: Sì, ma solo se autorizzato dall'autorità giudiziaria, con il consenso del curatore dell'eredità giacente e si tratti di beni che non si possono conservare o la cui conservazione importa grave dispendio

Liv. diff.: 2

Numero: 000682

Quesito: Quali atti o azioni può compiere il chiamato all'eredità, a tutela dei beni ereditari, senza che ciò comporti accettazione dell'eredità, quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità?

Risposta 1: Nessun atto e nessuna azione

Risposta 2: Solo atti conservativi, di vigilanza e di amministrazione temporanea

Risposta 3: Qualunque atto e azione

Risposta 4: Solo le azioni possessorie

Liv. diff.: 2

Numero: 000683

Quesito: A norma del codice civile, se il chiamato rinunzia all'eredità le spese da lui sostenute per il compimento di atti conservativi sono a carico:

Risposta 1: Dell'eredità

Risposta 2: Dello stesso chiamato rinunziante

Risposta 3: Degli altri chiamati

Risposta 4: Degli eventuali altri chiamati che le abbiano preventivamente approvate

Liv. diff.: 1

Numero: 000684

Quesito: A norma del codice civile, se il chiamato rinunzia all'eredità le spese da lui sostenute per il compimento di atti di vigilanza sono a carico:

Risposta 1: Dell'eredità

Risposta 2: Degli altri chiamati

Risposta 3: Di quelli, tra gli eventuali altri chiamati, che le hanno preventivamente approvate

Risposta 4: Dello stesso chiamato rinunziante

Liv. diff.: 1

Numero: 000685

Quesito: A norma del codice civile, se il chiamato rinunzia all'eredità le spese da lui sostenute per il compimento di atti di amministrazione temporanea sono a carico:

Risposta 1: Dell'eredità

Risposta 2: Dello stesso chiamato rinunziante

Risposta 3: Degli altri chiamati

Risposta 4: Di quelli, tra gli eventuali altri chiamati, che le abbiano preventivamente approvate

Liv. diff.: 1

Numero: 000686

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi il non concepito è capace di succedere?

Risposta 1: Solo quando sia contemplato in un testamento redatto in una delle forme previste dalla legge e sia figlio di una determinata persona vivente al tempo della morte del testatore

Risposta 2: Solo quando sia contemplato in un testamento pubblico

Risposta 3: Solo quando il de cuius non abbia lasciato figli viventi

Risposta 4: Sempre, purché venga almeno concepito entro trecento giorni dall'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000687

Quesito: Può ricevere per testamento il figlio nascituro di una determinata persona solo concepita al momento della morte del testatore?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo se il concepito è figlio del testatore

Risposta 4: Sì, ma solo se il concepito nasce entro i trecento giorni dalla morte del testatore

Liv. diff.: 2

Numero: 000688

Quesito: Sono capaci di succedere i figli di una determinata persona vivente al tempo dell'apertura della successione, benchè non ancora concepiti?

Risposta 1: Sì, ma solo se sono chiamati per testamento

Risposta 2: Sì, ma solo se sono chiamati per testamento e la persona vivente sia figlio del testatore

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000689

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi ha testimoniato contro la persona della cui successione si tratta, imputata per reato punibile con reclusione non inferiore nel minimo a tre anni?

Risposta 1: Sì, se la testimonianza è stata dichiarata, nei confronti di lui, falsa in giudizio penale

Risposta 2: Sì, ma solo se l'accusa riguardava delitti contro il patrimonio

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000690

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi ha testimoniato contro il coniuge della persona della cui successione si tratta, imputato per reato punibile con reclusione non inferiore nel minimo a tre anni?

Risposta 1: Sì, se la testimonianza è stata dichiarata, nei confronti di lui, falsa in giudizio penale

Risposta 2: Sì, ma solo se l'accusa riguardava delitti contro il patrimonio

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000691

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi ha testimoniato contro un discendente della persona della cui successione si tratta, imputato per reato punibile con reclusione non inferiore nel minimo a tre anni?

Risposta 1: Sì, se la testimonianza è stata dichiarata, nei confronti di lui, falsa in giudizio penale

Risposta 2: Sì, ma solo se l'accusa riguardava delitti contro la vita e l'integrità della persona, la fede pubblica o il patrimonio

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000692

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi ha testimoniato contro un ascendente della persona della cui successione si tratta, imputato per reato punibile con reclusione non inferiore nel minimo a tre anni?

Risposta 1: Sì, se la testimonianza è stata dichiarata, nei confronti di lui, falsa in giudizio penale

Risposta 2: Sì, ma solo se l'accusa riguardava delitti contro il patrimonio

Risposta 3: Sì, ma solo se l'accusa riguardava delitti contro la vita o l'incolumità personale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000693

Quesito: Quale tra i seguenti soggetti è escluso dalla successione come indegno?

Risposta 1: Chi ha formato un testamento falso o ne ha fatto scientemente uso

Risposta 2: Chi ha colposamente ucciso il de cuius

Risposta 3: Chi ha diffamato o ingiuriato il de cuius e tali reati siano stati accertati con sentenza passata in giudicato

Risposta 4: Chi ha tentato di uccidere un fratello del de cuius

Liv. diff.: 1

Numero: 000694

Quesito: In assenza di cause che escludono la punibilità a norma della legge penale, quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere volontariamente ucciso il padre della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 2

Numero: 000695

Quesito: Tizio, coniugato con Mevia, ha volontariamente ucciso Caia, alla quale un tempo era legato da vincolo di matrimonio. Supponendo che Caia lo abbia nominato erede, Tizio è escluso dalla successione come indegno?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: Sì, ma solo se la sentenza che ha pronunziato lo scioglimento del matrimonio con Caia non sia passata in giudicato al momento del decesso di quest'ultima

Risposta 3: Sì, ma solo se vi sono altri eredi, legittimi o testamentari

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000696

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere fatto scientemente uso di un testamento falso

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere denunziato la persona della cui successione si tratta per reato punibile con la reclusione per un tempo inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia è stata dichiarata calunniosa in giudizio penale

Liv. diff.: 1

Numero: 000697

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'aver formato un testamento falso

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere denunziato la persona della cui successione si tratta per reato punibile con la reclusione per un tempo inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia è stata dichiarata calunniosa in giudizio penale

Liv. diff.: 1

Numero: 000698

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere soppresso il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere denunziato la persona della cui successione si tratta per un reato punibile con la reclusione per un tempo inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia è stata dichiarata calunniosa in giudizio penale

Liv. diff.: 1

Numero: 000699

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere celato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere denunziato la persona della cui successione si tratta per un reato punibile con la reclusione inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia

è stata dichiarata calunniosa in giudizio penale

Liv. diff.: 1

Numero: 000700

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere denunziato la persona della cui successione si tratta per un reato punibile con la reclusione inferiore nel minimo a tre anni, se la denunzia

è stata dichiara calunniosa in giudizio penale

Liv. diff.: 1

Numero: 000701

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con dolo la persona della cui successione si tratta a fare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000702

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con dolo la persona della cui successione si tratta a mutare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000703

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con dolo la persona della cui successione si tratta a revocare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000704

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con violenza la persona della cui successione si tratta a fare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000705

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con violenza la persona della cui successione si tratta a mutare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000706

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con violenza la persona della cui successione si tratta a revocare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000707

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere impedito alla persona della cui successione si tratta di fare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000708

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere impedito alla persona della cui successione si tratta di revocare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000709

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere impedito alla persona della cui successione si tratta di mutare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000710

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere impedito alla persona della cui successione si tratta di fare, revocare o mutare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere tentato di uccidere il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000711

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere indotto con dolo o violenza la persona della cui successione si tratta a fare, revocare o mutare il testamento

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere colposamente ucciso il coniuge della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000712

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere soppresso, celato o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere colposamente ucciso il coniuge della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000713

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere formato un testamento falso o averne fatto scientemente uso

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere colposamente ucciso il coniuge della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000714

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000715

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere tentato di uccidere il coniuge della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000716

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere tentato di uccidere il figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere colposamente ucciso il coniuge della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000717

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere tentato di uccidere un discendente della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000718

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere tentato di uccidere un ascendente della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000719

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere volontariamente ucciso un ascendente della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000720

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere volontariamente ucciso un discendente della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000721

Quesito: Quale tra le seguenti ipotesi comporta l'esclusione dalla successione come indegno?

Risposta 1: L'avere volontariamente ucciso il coniuge della persona della cui successione si tratta

Risposta 2: L'avere colposamente ucciso la persona della cui successione si tratta

Risposta 3: L'avere volontariamente ucciso il coniuge del figlio della persona della cui successione si tratta

Risposta 4: L'avere volontariamente ucciso il fratello della persona della cui successione si tratta

Liv. diff.: 1

Numero: 000722

Quesito: E' escluso dalla successione di Tizio come indegno chi lo abbia indotto con violenza a mutare il suo testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che sia legittimario di Tizio

Risposta 3: Sì, salvo che sia legittimario di Tizio

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000723

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia indotto con dolo il testatore a mutare il suo testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se trattasi di testamento olografo o segreto

Risposta 3: No, salvo che il dolo sia stato determinante nella individuazione degli eredi e delle quote loro attribuite

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000724

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di un legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di un legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000725

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia celato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000726

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia soppresso il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000727

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia indotto con dolo il testatore a revocare il suo testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000728

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia indotto con violenza il testatore a revocare il suo testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 4: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Liv. diff.: 1

Numero: 000729

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia indotto con dolo il testatore a fare testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000730

Quesito: E' escluso dalla successione come indegno chi abbia indotto con violenza il testatore a fare testamento?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di legittimario

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratta di legittimario

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000731

Quesito: L'indegno è obbligato a restituire i frutti che gli sono pervenuti dopo l'apertura della successione?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: Si, ma solo se si tratta di frutti civili

Risposta 3: Si, ma solo se è stato ordinato nella sentenza acclarante la causa di indegnità

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000732

Quesito: I frutti pervenuti all'indegno dopo l'apertura della successione:

Risposta 1: Devono essere restituiti

Risposta 2: Devono essere restituiti, a meno che l'indegno sia un legittimario

Risposta 3: Devono essere restituiti solo se ancora esistenti

Risposta 4: Non devono mai essere restituiti

Liv. diff.: 1

Numero: 000733

Quesito: Il genitore escluso per indegnità dalla successione ha sui beni della medesima, che siano devoluti ai suoi figli minori, il diritto di amministrazione che la legge accorda ai genitori?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di beni immobili

Risposta 3:

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000734

Quesito: Il genitore escluso per indegnità dalla successione ha sui beni della medesima, che siano devoluti ai suoi figli minori, il diritto di usufrutto che la legge accorda ai genitori?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di beni immobili

Risposta 3: No, salvo che sui beni che risultino idonei a soddisfare i bisogni della famiglia

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratta di beni mobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000735

Quesito: Tizio, escluso per indegnità dalla successione del padre, ha l'usufrutto legale sui beni della medesima devoluti al figlio minore Tizietto?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, ma solo se l'altro genitore lo consenta o, in mancanza dell'altro genitore, con l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: Sì, ma solo se l'altro genitore lo consenta e previo parere del giudice tutelare ovvero, in mancanza dell'altro genitore, solo con l'autorizzazione del tribunale previo parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000736

Quesito: Tizio, escluso per indegnità dalla successione del padre, ha, sui beni della medesima devoluti al figlio minore Tizietto, i diritti di amministrazione che la legge accorda ai genitori?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, ma solo se l'altro genitore lo consenta o, in mancanza dell'altro genitore, con l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: Sì, ma solo se l'altro genitore lo consenta e previo parere del giudice tutelare ovvero, in mancanza dell'altro genitore, solo con l'autorizzazione del tribunale previo parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000737

Quesito: Colui che è escluso per indegnità dalla successione ha, sui beni della medesima che siano devoluti ai suoi figli, i diritti di usufrutto o di amministrazione che la legge accorda ai genitori?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, ma solo se l'altro genitore lo consenta ovvero, in mancanza dell'altro genitore, con l'autorizzazione del tribunale previo parere del giudice tutelare

Risposta 4: Sì, ma solo se in tal senso dispone la sentenza che accerta la causa di indegnità

Liv. diff.: 2

Numero: 000738 - (*)

Quesito: Colui che è escluso per indegnità dalla successione, i cui beni sono in conseguenza devoluti ai suoi figli minori, nel caso di accettazione da parte di costoro nella forme di legge, sui beni medesimi:

Risposta 1: Non ha i diritti di usufrutto o di amministrazione che la legge accorda ai genitori

Risposta 2: Ha il diritto di amministrazione che la legge accorda ai genitori, ma non ha il diritto di usufrutto

Risposta 3: Ha il diritto di usufrutto che la legge accorda ai genitori, ma non ha il diritto di amministrazione

Risposta 4: Ha i diritti di usufrutto e di amministrazione che la legge accorda ai genitori

Liv. diff.: 1

Numero: 000739

Quesito: Come può essere attuata la riabilitazione espressa dell'indegno?

Risposta 1: Con atto pubblico o con testamento

Risposta 2: Solo con testamento o con atto ricevuto dall'ufficiale dello stato civile

Risposta 3: Solo con testamento o con sentenza

Risposta 4: Solo con sentenza o con atto pubblico

Liv. diff.: 1

Numero: 000740

Quesito: La riabilitazione dell'indegno, da parte della persona della cui successione si tratta, va compiuta con atto, la cui forma minima richiesta è:

Risposta 1: l'atto pubblico o il testamento

Risposta 2: la scrittura privata autenticata

Risposta 3: la dichiarazione asseverata da giuramento

Risposta 4: il testamento pubblico o segreto oppure l'atto notorio

Liv. diff.: 1

Numero: 000741

Quesito: Quale forma è richiesta per l'atto di riabilitazione dell'indegno a succedere?

Risposta 1: L'atto pubblico o il testamento

Risposta 2: Solo il testamento redatto per atto pubblico

Risposta 3: Solo l'atto pubblico

Risposta 4: L'atto pubblico, la scrittura privata purché autenticata o il testamento

Liv. diff.: 1

Numero: 000742

Quesito: Chi è legittimato alla riabilitazione dell'indegno a succedere?

Risposta 1: La persona della cui successione si tratta

Risposta 2: Gli altri eredi

Risposta 3: Il tribunale del luogo di apertura della successione, solo su istanza di uno qualunque dei chiamati alla successione o del pubblico ministero

Risposta 4: Il tribunale del luogo di apertura della successione, anche d'ufficio

Liv. diff.: 1

Numero: 000743

Quesito: Tizio, unico chiamato per legge all'eredità del fratello Caio, rinunzia all'eredità decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Supponendo che Tizio sia coniugato con Tizia ed abbia un unico figlio, Tizietto, l'eredità di Caio si devolve:

Risposta 1: A Tizietto per rappresentazione

Risposta 2: A Tizia per trasmissione del diritto di accettare l'eredità

Risposta 3: A Tizietto e a Tizia per rappresentazione in parti uguali fra di loro

Risposta 4: A Tizia per rappresentazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000744

Quesito: A norma del codice civile, si ha rappresentazione nella successione testamentaria:

Risposta 1: Quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituito non possa o non voglia accettare l'eredità o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale

Risposta 2: Quando all'erede istituito o al legatario subentra altra persona per il caso che il primo non possa o non voglia accettare l'eredità o il legato

Risposta 3: Quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituito non possa o non voglia accettare l'eredità o il legato e sempre che si tratti di eredità comprendente beni immobili o di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale

Risposta 4: Quando il testatore ha istituito erede una persona giuridica ed i rappresentanti legali della medesima non hanno inoltrato all'autorità governativa, entro un anno dall'apertura della successione, la domanda diretta ad ottenere l'autorizzazione ad accettare

Liv. diff.: 2

Numero: 000745

Quesito: In caso di legato di usufrutto la rappresentazione:

Risposta 1: Non ha luogo

Risposta 2: Ha luogo

Risposta 3: Ha luogo se il legatario è persona giuridica

Risposta 4: Ha luogo se il legato ha ad oggetto beni futuri

Liv. diff.: 2

Numero: 000746

Quesito: Nelle successioni legittime, in presenza di più eredi, è stabilita la prevalenza:

Risposta 1: Della rappresentazione sull'accrescimento

Risposta 2: Dell'accrescimento sulla rappresentazione

Risposta 3: Della devoluzione agli eredi legittimi ulteriori

Risposta 4: Della sostituzione sulla rappresentazione

Liv. diff.: 2

Numero: 000747

Quesito: Tizio, figlio adottivo di Caio e unico chiamato per legge a succedergli, rinunzia all'eredità decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Supponendo che Tizio abbia un unico figlio, Tizietto, l'eredità di Caio si devolve:

Risposta 1: A Tizietto per rappresentazione

Risposta 2: A Tizietto per trasmissione del diritto di accettare l'eredità

Risposta 3: Agli altri eventuali successibili per legge con esclusione di Tizietto in quanto discendente di un figlio adottivo

Risposta 4: Allo Stato in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000748

Quesito: Tizietto, unico figlio di Tizio, chiamato all'eredità di quest'ultimo vi rinunzia decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Successivamente muore Caio, vedovo, padre di Tizio, senza lasciare disposizioni di ultima volontà. Supponendo che Tizio fosse figlio unico, l'eredità di Caio si devolve:

Risposta 1: A Tizietto per rappresentazione

Risposta 2: A Tizietto per trasmissione del diritto di accettare l'eredità

Risposta 3: Agli altri successibili per legge con esclusione di Tizietto in quanto non più chiamato alla successione di Tizio

Risposta 4: In ogni caso allo Stato

Liv. diff.: 2

Numero: 000749 - eliminato (*)

Quesito: Tizietto, unico figlio di Tizio, è escluso come indegno dalla successione del padre avendolo volontariamente ucciso. Successivamente, per cause naturali, muore Caio, vedovo, padre di Tizio, senza lasciare disposizioni di ultima volontà. Supponendo che Tizio fosse figlio unico, l'eredità di Caio si devolve:

Risposta 1: A Tizietto per rappresentazione

Risposta 2: A Tizietto per trasmissione del diritto di accettare l'eredità

Risposta 3: Agli altri successibili per legge con esclusione di Tizietto in quanto non più chiamato alla successione di Tizio

Risposta 4: In ogni caso allo Stato

Liv. diff.: 2

Numero: 000750

Quesito: A favore di quali fra i soggetti sottoindicati ha luogo la rappresentazione?

Risposta 1: Dei discendenti dei figli adottivi

Risposta 2: Dei genitori del coniuge

Risposta 3: Dei coniugi dei figli legittimi

Risposta 4: Degli affini entro il secondo grado

Liv. diff.: 1

 

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