Archivio dei quesiti per la preselezione informatica dei notai

 

Numero: 000251

Quesito: E' valida la convenzione matrimoniale stipulata da un minore soggetto a potestà ammesso a contrarre matrimonio?

Risposta 1: Sì, solo se è assistito dai genitori esercenti la potestà su di lui o da un curatore speciale appositamente nominato se le circostanze lo esigono

Risposta 2: Sì, senza alcuna assistenza

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, senza alcuna assistenza se l'altro nubendo sia persona maggiore di età; con l'assistenza dei genitori esercenti la potestà su di lui se anche l'altro nubendo sia minore di età

Liv. diff.: 1 - (*)

Numero: 000252

Quesito: E' valida la convenzione matrimoniale stipulata da un minore soggetto a tutela ammesso a contrarre matrimonio?

Risposta 1: Sì, solo se assistito dal tutore o da un curatore speciale appositamente nominato se le circostanze lo esigono

Risposta 2: Sì, senza alcuna assistenza

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, senza alcuna assistenza, ma con la preventiva autorizzazione del Giudice Tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000253

Quesito: Tizia, sedicenne ammessa a contrarre matrimonio con Tizio maggiorenne, si reca dal notaio, con Tizio ed i propri genitori esercenti la potestà, al fine di stipulare la convenzione di separazione dei beni. Il notaio:

Risposta 1: Riceve la convenzione con l'intervento di Tizio, Tizia ed i genitori di Tizia

Risposta 2: Riceve la convenzione solo dopo che Tizia è stata autorizzata dal giudice competente

Risposta 3: Riceve la convenzione solo dopo che è stato acquisito il parere favorevole del giudice competente da allegare alla convenzione stessa

Risposta 4: Riceve la convenzione con il solo intervento di Tizio e Tizia

Liv. diff.: 2

Numero: 000254

Quesito: Tizio, minore soggetto a potestà e ammesso a contrarre matrimonio, intende stipulare con la sua futura moglie Sempronia una convenzione matrimoniale per la scelta del regime della separazione dei beni. Il notaio preciserà:

Risposta 1: Che per la validità della convenzione è necessaria l'assistenza dei genitori esercenti la potestà o, se nominato, del curatore speciale

Risposta 2: Che per la validità della convenzione è necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 3: Che Tizio, in quanto ammesso a contrarre matrimonio, può stipulare qualunque convenzione matrimoniale, senza che occorra alcuna autorizzazione o assistenza

Risposta 4: Che Tizio, pur se ammesso a contrarre matrimonio, deve chiedere l'autorizzazione del tribunale per la stipula della suddetta convenzione

Liv. diff.: 2

Numero: 000255 - (*)

Quesito: Per la validità delle stipulazioni fatte nel contratto di matrimonio dall'inabilitato è necessaria l'assistenza del curatore?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: No, occorre che il curatore presti il suo consenso entro trenta giorni dal contratto di matrimonio

Risposta 4: Sì, escluso il caso che l'inabilitato sia stato precedentemente autorizzato alla continuazione di un'impresa commerciale

Liv. diff.: 2

Numero: 000256

Quesito: Per la validità delle donazioni fatte nel contratto di matrimonio dall'inabilitato è necessaria l'assistenza del curatore?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: No, occorre che il curatore presti il suo consenso

Risposta 4: Sì, escluso il caso che l'inabilitato sia stato precedentemente autorizzato alla continuazione di un'impresa commerciale

Liv. diff.: 2

Numero: 000257

Quesito: Per la validità delle donazioni fatte nel contratto di matrimonio da colui contro il quale è stato promosso giudizio di inabilitazione è necessaria l'assistenza di un curatore?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se l'inabilitando è dedito all'uso abituale di bevande alcooliche o di stupefacenti

Risposta 4: Sì, ma solo se l'inabilitando è cittadino straniero

Liv. diff.: 2

Numero: 000258

Quesito: Per la validità delle stipulazioni fatte nel contratto di matrimonio da colui contro il quale è stato promosso giudizio di inabilitazione è necessaria l'assistenza di un curatore?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se l'inabilitando ha meno di ventuno anni

Risposta 4: Sì, ma solo se l'inabilitando è cittadino straniero

Liv. diff.: 1

Numero: 000259

Quesito: Tizio, contro il quale è già stato promosso giudizio di inabilitazione, non ancora conclusosi ma nel corso del quale è già stato nominato un curatore provvisorio nella persona di Sempronio, intende stipulare con la sua futura moglie Caia una convenzione matrimoniale per la scelta del regime della separazione dei beni. Il notaio preciserà:

Risposta 1: Che per la validità della stipulazione è necessaria l'assistenza del curatore provvisorio già nominato

Risposta 2: Che per la validità della stipulazione è necessario attendere l'esito del procedimento di inabilitazione

Risposta 3: Che Tizio non può contrarre matrimonio

Risposta 4: Che Tizio, anche se può contrarre matrimonio, non può stipulare alcuna convenzione matrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000260

Quesito: A norma del codice civile, la convenzione che tenda alla costituzione di beni in dote è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Nulla, salvo il caso in cui sia costituita con donazione che, effettuata in occasione di promessa di matrimonio, abbia ad oggetto esclusivamente beni mobili di genere

Risposta 3: Annullabile

Risposta 4: Valida solamente per coloro che hanno contratto matrimonio dopo il 20 settembre 1975

Liv. diff.: 1

Numero: 000261

Quesito: I coniugi possono costituire per atto pubblico un fondo patrimoniale destinando solo determinati beni immobili a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, purché non si tratti di beni pervenuti per successione

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000262

Quesito: I coniugi possono costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati beni immobili a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in assenza di figli

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000263

Quesito: Uno solo dei coniugi può costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati beni immobili a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in assenza di figli

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000264

Quesito: Uno solo dei coniugi può costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati beni mobili iscritti in pubblici registri a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000265

Quesito: I coniugi possono costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati beni mobili iscritti in pubblici registri a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000266

Quesito: I coniugi possono costituire per atto pubblico un fondo patrimoniale destinando solo determinati beni mobili iscritti in pubblici registri a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000267

Quesito: Uno solo dei coniugi può costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati titoli di credito a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000268

Quesito: I coniugi possono costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando determinati titoli di credito a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000269

Quesito: Un terzo può costituire per testamento un fondo patrimoniale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000270

Quesito: Un terzo può costituire per atto tra vivi con scrittura privata un fondo patrimoniale?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000271

Quesito: Un terzo può costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando a tal fine solo determinati beni immobili?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000272

Quesito: Un terzo può costituire per scrittura privata autenticata un fondo patrimoniale destinando a tal fine determinati beni mobili iscritti in pubblici registri?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000273

Quesito: Un terzo può costituire per atto tra vivi con scrittura privata un fondo patrimoniale destinando a tal fine solo determinati titoli di credito?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, considerata la natura del conferimento

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000274

Quesito: Un terzo può costituire per testamento un fondo patrimoniale destinando a tal fine determinati titoli di credito?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo se non ha legittimari

Liv. diff.: 1

Numero: 000275

Quesito: Un terzo può costituire per testamento un fondo patrimoniale destinando a tal fine determinati beni mobili iscritti in pubblici registri?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo se celibe

Liv. diff.: 1

Numero: 000276

Quesito: Un terzo può costituire per testamento un fondo patrimoniale destinando a tal fine determinati beni immobili?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori nella famiglia beneficiata

Risposta 4: Sì, ma solo se non ha discendenti

Liv. diff.: 1

Numero: 000277

Quesito: La costituzione del fondo patrimoniale deve necessariamente essere fatta prima del matrimonio?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se preesistono figli minori

Risposta 4: Sì, purché sia già stata effettuata la pubblicazione che precede la celebrazione del matrimonio

Liv. diff.: 1

Numero: 000278

Quesito: Può essere costituito da ambedue i coniugi un fondo patrimoniale durante il matrimonio?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo in assenza di figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000279

Quesito: Quando un terzo può costituire un fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sia prima sia durante il matrimonio della famiglia beneficiata

Risposta 2: Solo prima del matrimonio della famiglia beneficiata

Risposta 3: Solo all'atto della celebrazione del matrimonio della famiglia beneficiata

Risposta 4: Solo durante il matrimonio della famiglia beneficiata

Liv. diff.: 1

Numero: 000280

Quesito: E' necessaria l'accettazione dei coniugi per perfezionare la costituzione del fondo patrimoniale per atto tra vivi effettuata dal terzo, con attribuzione ad entrambi i coniugi della proprietà di beni destinati a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se al momento della costituzione del fondo patrimoniale esistono figli minori nell'ambito della famiglia beneficiata

Risposta 4: No, occorre che non ci sia la rinunzia entro tre mesi dalla proposta

Liv. diff.: 1

Numero: 000281

Quesito: E' necessaria l'accettazione dei coniugi per perfezionare la costituzione del fondo patrimoniale per atto tra vivi effettuata dal terzo con attribuzione ad entrambi i coniugi della proprietà di beni destinati a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di coniugi in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, ma solo se trattasi di coniugi in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000282

Quesito: E' necessaria l'accettazione dei coniugi per perfezionare la costituzione del fondo patrimoniale per atto tra vivi effettuata dal terzo con attribuzione ad entrambi i coniugi della proprietà di beni destinati a far fronte ai bisogni della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di coniugi che hanno contratto matrimonio prima del 20 settembre 1975

Risposta 4: Sì, ma solo se trattasi di coniugi che hanno contratto matrimonio dopo il 20 settembre 1975

Liv. diff.: 1

Numero: 000283

Quesito: Può essere fatta con atto pubblico posteriore l'accettazione della costituzione del fondo patrimoniale effettuata dal terzo per atto tra vivi?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se la costituzione è antecedente al 19 maggio 1975

Risposta 4: Sì, solo ove successivamente alla costituzione del fondo patrimoniale ai coniugi sia nato almeno un figlio

Liv. diff.: 1

Numero: 000284

Quesito: Tizio e Tizia, coniugi, volendo costituire un fondo patrimoniale si rivolgono al notaio Romolo Romani per destinare, a far fronte ai bisogni della famiglia, il fondo Tuscolano acquistato in regime di comunione dei beni. Il notaio Romolo Romani, tenuto conto che le parti sanno leggere e scrivere, predisporrà:

Risposta 1: Un atto pubblico con l'irrinunciabile intervento di due testimoni

Risposta 2: Un atto pubblico con la facoltà di rinunziare di comune accordo alla assistenza dei testimoni

Risposta 3: Un atto pubblico con l'irrinunciabile intervento di quattro testimoni

Risposta 4: Un atto pubblico senza l'intervento dei testimoni

Liv. diff.: 1

Numero: 000285

Quesito: Mevio si reca dal notaio con l'intenzione di costituire il fabbricato Alfa di sua proprietà in fondo patrimoniale per far fronte ai bisogni della famiglia dei coniugi Tizio e Tizia che non sono presenti e che hanno figli maggiorenni; precisa, inoltre, che non intende fare testamento. Il notaio:

Risposta 1: Può ricevere l'atto che si perfezionerà con la successiva accettazione dei coniugi

Risposta 2: Non può ricevere l'atto essendo necessaria l'accettazione contestuale dei coniugi

Risposta 3: Può ricevere l'atto solo previa autorizzazione del tribunale

Risposta 4: Non può ricevere l'atto essendo necessaria l'accettazione contestuale dei coniugi e dei figli maggiorenni

Liv. diff.: 2

Numero: 000286

Quesito: Tizio intende costituire un fondo patrimoniale destinandovi la sua collezione di francobolli d'ingente valore.

Risposta 1: Non è possibile

Risposta 2: E' possibile in ogni caso

Risposta 3: E' possibile, ma occorre affidare la collezione ad un custode onde rendere pubblico il vincolo su di essa gravante

Risposta 4: E' possibile solo mediante testamento

Liv. diff.: 1

Numero: 000287

Quesito: A norma del codice civile e salvo che sia diversamente stabilito nell'atto di costituzione, a chi spetta la proprietà dei beni costituenti il fondo patrimoniale?

Risposta 1: Ad entrambi i coniugi

Risposta 2: Al solo marito

Risposta 3: Alla sola moglie

Risposta 4: Ai figli finché minori e successivamente ai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000288

Quesito: A norma del codice civile, i frutti dei beni costituenti il fondo patrimoniale sono impiegati:

Risposta 1: Per i bisogni della famiglia

Risposta 2: Per i soli bisogni dei figli minori

Risposta 3: Per i soli bisogni dei coniugi, anche in presenza di figli minori

Risposta 4: Per le sole spese di straordinaria amministrazione necessarie alla manutenzione dei beni costituenti il fondo

Liv. diff.: 1

Numero: 000289

Quesito: Tizio costituisce un fondo patrimoniale destinando alcuni beni immobili ai bisogni della famiglia di Caio e Sempronia, coniugi in regime di separazione dei beni, attribuendo ad entrambi la proprietà dei beni medesimi. L'amministrazione di tali beni da quali norme è regolata?

Risposta 1: Dalle norme relative all'amministrazione della comunione legale

Risposta 2: Dalle norme relative all'amministrazione dei beni dei coniugi in regime di separazione

Risposta 3: Dalle norme relative all'amministrazione dei beni personali

Risposta 4: Dalle norme specificamente dettate dal terzo con atto unilaterale successivo alla costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000290

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile alienare beni dello stesso in assenza di figli minori?

Risposta 1: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi

Risposta 2: Sì, con il consenso anche di uno solo dei coniugi

Risposta 3: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi e previa autorizzazione del tribunale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000291

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile ipotecare beni dello stesso in assenza di figli minori?

Risposta 1: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi

Risposta 2: Sì, con il consenso anche di uno solo dei coniugi

Risposta 3: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi e previa autorizzazione del tribunale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000292

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile dare in pegno beni dello stesso in assenza di figli minori?

Risposta 1: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi

Risposta 2: Sì, con il consenso anche di uno solo dei coniugi

Risposta 3: Sì, con il consenso di entrambi i coniugi e previa autorizzazione del tribunale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000293

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile alienare beni dello stesso se vi sono figli minori?

Risposta 1: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente

Risposta 2: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal giudice tutelare

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, con il solo consenso di entrambi i coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000294

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile ipotecare beni dello stesso se vi sono figli minori?

Risposta 1: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente

Risposta 2: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal giudice tutelare

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, con il solo consenso di entrambi i coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000295

Quesito: A norma del codice civile, se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione di fondo patrimoniale, è possibile dare in pegno beni dello stesso se vi sono figli minori?

Risposta 1: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente

Risposta 2: Sì, ma solo con il consenso di entrambi i coniugi e con l'autorizzazione concessa dal tribunale per i minorenni

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, con il solo consenso di entrambi i coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000296

Quesito: Tizio e Caia hanno costituito un fondo patrimoniale e si trovano ora nella necessità di vendere uno dei beni di loro proprietà in esso ricompresi.

Hanno un figlio Tizietto di anni dodici e nell'atto di costituzione del fondo nulla è previsto in tema di alienazione. Il notaio:

Risposta 1: Riceverà l'atto di vendita con il consenso di entrambi i coniugi, previa autorizzazione del tribunale

Risposta 2: Non può ricevere alcun atto di vendita fino al raggiungimento della maggiore età di Tizietto

Risposta 3: Riceverà l'atto di vendita senza richiedere alcuna autorizzazione

Risposta 4: Riceverà l'atto di vendita con il consenso di uno dei due coniugi, previa autorizzazione del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000297

Quesito: A norma del codice civile, può aver luogo l'esecuzione sui beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, ma non per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma non per debiti d'importo superiore al valore dei beni costituenti il fondo patrimoniale

Liv. diff.: 1

Numero: 000298

Quesito: A norma del codice civile, può aver luogo l'esecuzione sui frutti dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, ma non per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma non per debiti d'importo superiore al valore dei beni costituenti il fondo patrimoniale

Liv. diff.: 1

Numero: 000299

Quesito: A norma del codice civile, se non vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito dell'annullamento del matrimonio?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo si trovavano in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo si trovavano in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000300

Quesito: A norma del codice civile, se non vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito dello scioglimento del matrimonio?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo si trovavano in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della cessazione del fondo si trovavano già in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000301

Quesito: A norma del codice civile, se non vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito della cessazione degli effetti civili del matrimonio?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo si trovavano in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui i coniugi al momento della cessazione del fondo si trovavano già in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000302

Quesito: A norma del codice civile, in caso di annullamento del matrimonio, fino a quando dura il fondo patrimoniale se vi sono figli minori?

Risposta 1: Fino al compimento della maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 2: Fino al compimento del ventunesimo anno di età dell'ultimo figlio

Risposta 3: Fino al compimento di un anno dalla maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 4: Fino al termine degli studi dell'ultimo figlio e comunque non oltre il compimento del ventiseiesimo anno di età del medesimo

Liv. diff.: 1

Numero: 000303

Quesito: A norma del codice civile, in caso di annullamento del matrimonio dei coniugi che hanno costituito un fondo patrimoniale, se vi sono figli minori può il giudice dettare, su istanza di chi vi abbia interesse, norme per l'amministrazione del fondo stesso?

Risposta 1: Sì, sempre

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se i coniugi si trovano entrambi in situazione di difficoltà nell'adempiere ai doveri inerenti all'esercizio della potestà o anche nell'amministrazione del patrimonio

Risposta 4: Sì, ma solo se i coniugi al momento della costituzione del fondo erano in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000304

Quesito: A norma del codice civile, in caso di scioglimento del matrimonio dei coniugi che hanno costituito un fondo patrimoniale, se vi sono figli minori può il giudice dettare, su istanza di chi vi abbia interesse, norme per l'amministrazione del fondo stesso?

Risposta 1: Sì, sempre

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se i coniugi al momento della costituzione del fondo erano in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: No, a meno che non sia stato nominato ai minori un curatore speciale o sia stata aperta la loro tutela

Liv. diff.: 1

Numero: 000305

Quesito: A norma del codice civile, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio dei coniugi che hanno costituito un fondo patrimoniale, se vi sono figli minori può il giudice dettare, su istanza di chi vi abbia interesse, norme per l'amministrazione del fondo stesso?

Risposta 1: Sì, sempre

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se i coniugi al momento della costituzione del fondo erano in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, ma solo se i coniugi al momento della costituzione del fondo erano in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000306

Quesito: A norma del codice civile, in caso di annullamento del matrimonio, il giudice può attribuire in godimento ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000307

Quesito: A norma del codice civile, in caso di scioglimento del matrimonio, il giudice può attribuire in godimento ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000308

Quesito: A norma del codice civile, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il giudice può attribuire in godimento ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000309

Quesito: A norma del codice civile, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il giudice può attribuire in proprietà ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000310

Quesito: A norma del codice civile, in caso di scioglimento del matrimonio, il giudice può attribuire in proprietà ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000311

Quesito: A norma del codice civile, in caso di annullamento del matrimonio, il giudice può attribuire in proprietà ai figli una quota dei beni del fondo patrimoniale?

Risposta 1: Sì, considerate le condizioni economiche dei genitori e dei figli ed ogni altra circostanza

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di beni immobili destinati al fondo patrimoniale per testamento

Risposta 4: Sì, ma solo se tale possibilità era stata espressamente prevista nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale

Liv. diff.: 2

Numero: 000312

Quesito: A norma del codice civile, in caso di scioglimento del matrimonio, fino a quando dura il fondo patrimoniale se vi sono figli minori?

Risposta 1: Fino al compimento della maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 2: Fino al compimento del ventunesimo anno di età dell'ultimo figlio

Risposta 3: Fino al compimento di un anno dalla maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 4: Fino al termine degli studi dell'ultimo figlio e comunque non oltre il compimento del ventiseiesimo anno di età del medesimo

Liv. diff.: 1

Numero: 000313

Quesito: A norma del codice civile, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio, fino a quando dura il fondo patrimoniale se vi sono figli minori?

Risposta 1: Fino al compimento della maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 2: Fino al compimento del ventunesimo anno di età dell'ultimo figlio

Risposta 3: Fino al compimento di un anno dalla maggiore età dell'ultimo figlio

Risposta 4: Fino al termine degli studi dell'ultimo figlio e comunque non oltre il compimento del ventiseiesimo anno di età del medesimo

Liv. diff.: 1

Numero: 000314

Quesito: A norma del codice civile, se vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito della cessazione degli effetti civili del matrimonio?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000315

Quesito: A norma del codice civile, se vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito dell'annullamento del matrimonio?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000316

Quesito: A norma del codice civile, se vi sono figli minori, la destinazione del fondo patrimoniale termina a seguito dello scioglimento del matrimonio?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di comunione legale dei beni

Risposta 4: Sì, salvo il caso in cui i coniugi al momento della costituzione del fondo fossero in regime di separazione dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000317

Quesito: Tra le cause di cessazione del fondo patrimoniale vi è la convenzione di separazione dei beni?

Risposta 1: No

Risposta 2: No, salvo che vi siano figli

Risposta 3: Sì, salvo che vi siano figli minori

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000318

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: Gli acquisti compiuti insieme dai due coniugi a titolo oneroso durante il matrimonio ad esclusione di quelli relativi ai beni personali

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000319

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: Gli acquisti a titolo oneroso compiuti dai coniugi separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000320

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: I frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000321

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: I proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000322

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: Le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000323

Quesito: In presenza del regime della comunione legale dei beni, costituiscono, fra l'altro, oggetto della comunione stessa:

Risposta 1: Gli utili e gli incrementi delle aziende appartenenti ad uno dei coniugi anteriormente al matrimonio, ma gestite da entrambi

Risposta 2: Gli acquisti compiuti dai due coniugi anche separatamente prima del matrimonio

Risposta 3: I beni ottenuti durante il matrimonio da uno dei coniugi a titolo di risarcimento del danno

Risposta 4: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione legittima

Liv. diff.: 1

Numero: 000324

Quesito: I beni mobili non registrati destinati all'esercizio dell'impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio si considerano oggetto della comunione legale dei beni?

Risposta 1: Sì, ma solo se sussistono al momento dello scioglimento della comunione legale dei beni

Risposta 2: Sì, fin dal momento del loro acquisto

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo in caso di matrimonio contratto prima del 20 settembre

1975

Liv. diff.: 1

Numero: 000325

Quesito: Gli incrementi dell'impresa di uno dei coniugi costituita precedentemente al matrimonio e non gestita da entrambi i coniugi si considerano oggetto della comunione legale dei beni?

Risposta 1: Sì, ma solo se sussistono al momento dello scioglimento della comunione legale dei beni

Risposta 2: Sì, fin dal momento della loro realizzazione

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo in caso di matrimonio contratto prima del 20 settembre

1975

Liv. diff.: 1

Numero: 000326

Quesito: Tizio, in comunione legale con Caia, vende un immobile acquistato prima del matrimonio, ma dopo il 20/9/75. Il notaio stipula l'atto con l'intervento, quale parte venditrice, di:

Risposta 1: Tizio

Risposta 2: Tizio e Caia

Risposta 3: Tizio, purché Caia non si opponga

Risposta 4: Tizio autorizzato dal giudice per il reimpiego

Liv. diff.: 1

Numero: 000327

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era proprietario

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000328

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I diritti reali di godimento di cui, prima del matrimonio, uno dei coniugi era titolare

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000329

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione, quando nell'atto di liberalità non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione

Risposta 2: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione, anche se nell'atto di liberalità è specificato che essi sono attribuiti alla comunione

Risposta 3: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Risposta 4: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Liv. diff.: 1

Numero: 000330

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di successione, quando nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000331

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali, anche se acquistati successivamente al matrimonio:

Risposta 1: Tutti i beni mobili non registrati di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori

Risposta 2: Tutti i beni mobili registrati

Risposta 3: Tutti i beni mobili, registrati e non registrati

Risposta 4: Tutti i beni mobili di modico valore

Liv. diff.: 1

Numero: 000332

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili registrati di uso strettamente personale di ciascun coniuge acquistati dopo il matrimonio, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: I beni mobili ed immobili acquistati dopo il matrimonio i cui frutti eccedano i bisogni della famiglia

Risposta 3: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi dopo il matrimonio

Risposta 4: I beni immobili non adibiti a residenza familiare acquistati dopo il matrimonio

Liv. diff.: 1

Numero: 000333

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili non registrati che servono all'esercizio della professione del coniuge acquistati dopo il matrimonio, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000334

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili registrati che servono all'esercizio della professione del coniuge acquistati dopo il matrimonio, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000335

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni immobili che servono all'esercizio della professione del coniuge acquistati dopo il matrimonio, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000336

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno personale subito da uno dei coniugi

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000337

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: Le pensioni attinenti alla perdita parziale della capacità lavorativa

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000338

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: Le pensioni attinenti alla perdita totale della capacità lavorativa

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000339

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili non registrati acquisiti con il prezzo del trasferimento di beni personali, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000340

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili registrati acquisiti con il prezzo del trasferimento di beni personali, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000341

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni immobili acquisiti con il prezzo del trasferimento di beni personali, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000342

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili non registrati acquisiti con lo scambio di beni personali, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000343

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni mobili registrati acquisiti con lo scambio di beni personali, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000344

Quesito: Non costituiscono oggetto della comunione legale dei beni tra coniugi e sono beni personali:

Risposta 1: I beni immobili acquisiti con lo scambio di beni personali, quando l'esclusione dalla comunione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge

Risposta 2: Gli incrementi dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 3: Gli utili dell'azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi ma gestita da entrambi

Risposta 4: Tutti i beni acquistati separatamente dai coniugi

Liv. diff.: 1

Numero: 000345

Quesito: Tizio ha acquistato un bene immobile per donazione, vigente il regime di comunione legale con la moglie Sempronia. Tizio non avendo stipulato convenzioni matrimoniali intende ora alienarlo. Per alienare il bene è necessario anche il consenso dell'altro coniuge?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se l'atto di alienazione è a titolo gratuito

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, solo se l'atto di alienazione è a titolo oneroso

Liv. diff.: 1

Numero: 000346

Quesito: I coniugi Tizio e Caia, prima di sposarsi, hanno acquistato rispettivamente la nuda proprietà e l'usufrutto di un appartamento. Vigente il regime di comunione legale, Tizio intende ora alienare la nuda proprietà. In questo caso è necessario il consenso di Caia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se l'atto di alienazione è a titolo gratuito

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, solo se l'atto di alienazione è a titolo oneroso

Liv. diff.: 2

Numero: 000347

Quesito: Tizio ha acquistato un bene immobile per successione legittima vigente il regime di comunione legale con la moglie Caia. Tizio non avendo stipulato convenzioni matrimoniali, intende ora alienarlo. Per alienare il bene è necessario anche il consenso di Caia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, solo se l'atto è a titolo gratuito

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, solo se l'atto è a titolo oneroso

Liv. diff.: 1

Numero: 000348

Quesito: Tizio acquista un bene nel 1981; nel 1982 si sposa con Caia, senza scegliere il regime di separazione dei beni. Successivamente i coniugi non stipulano alcuna convenzione matrimoniale. Per alienare il bene è necessario anche il consenso di Caia?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se l'atto di alienazione è a titolo oneroso

Risposta 3: Sì, se l'atto di alienazione è a titolo gratuito

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 000349

Quesito: Tizio, vigente il regime di comunione legale con la moglie Caia, ha ricevuto per donazione un appartamento nel quale abita con la famiglia; il nucleo familiare non è proprietario di altri beni immobili, ed è necessario procedere alla vendita di tale appartamento nell'interesse della famiglia; Caia si oppone all'atto. Può Tizio vendere validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che dichiari nell'atto di utilizzare il ricavato per acquistare, entro l'anno, altro immobile da destinare ad abitazione principale della famiglia

Liv. diff.: 2

Numero: 000350

Quesito: Tizio, vigente il regime di comunione legale con la moglie Caia, ha ricevuto per successione un appartamento nel quale abita con la famiglia; il nucleo familiare non è proprietario di altri beni immobili, ed è necessario procedere alla vendita di tale appartamento nell'interesse della famiglia; Caia si oppone all'atto. Può Tizio vendere validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che dichiari nell'atto di utilizzare il ricavato per acquistare, entro l'anno, altro immobile da destinare ad abitazione principale della famiglia

Liv. diff.: 2

Numero: 000351

Quesito: L'amministrazione ordinaria dei beni della comunione legale tra coniugi spetta:

Risposta 1: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi qualora non si tratti della stipula di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 2: Congiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 3: Congiuntamente ad entrambi i coniugi salvo che per gli atti di valore non eccedente i cinquemilioni

Risposta 4: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi anche se si tratti della stipula di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Liv. diff.: 1

Numero: 000352

Quesito: In tema di comunione legale dei beni, la rappresentanza in giudizio per gli atti relativi all'ordinaria amministrazione dei beni della comunione stessa, spetta:

Risposta 1: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi qualora non si tratti di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 2: Comunque congiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 3: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi anche qualora si tratti di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 4: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi solo se si tratti di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Liv. diff.: 1

Numero: 000353 - (*)

Quesito: In costanza di comunione legale dei beni, la rappresentanza in giudizio per le azioni relative ai contratti con i quali si concedono diritti personali di godimento sui beni oggetto di comunione legale spetta:

Risposta 1: Congiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 2: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 3: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi per le azioni di competenza pretorile e congiuntamente negli altri casi

Risposta 4: Congiuntamente ad entrambi i coniugi, ma solo per le azioni relative contratti aventi ad oggetto beni immobili e disgiuntamente negli altri casi

Liv. diff.: 1

Numero: 000354

Quesito: Il compimento degli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione relativi ai beni della comunione legale tra coniugi spetta:

Risposta 1: Congiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 2: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 3: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi per gli atti aventi ad oggetto beni mobili non registrati e congiuntamente negli altri casi

Risposta 4: Congiuntamente ad entrambi i coniugi, ma solo se vi sono figli minori

Liv. diff.: 1

Numero: 000355

Quesito: In costanza di comunione legale dei beni, la stipula dei contratti con i quali si concedono diritti personali di godimento sui beni oggetto della comunione stessa spetta:

Risposta 1: Congiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 2: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi

Risposta 3: Disgiuntamente ad entrambi i coniugi per gli atti non eccedenti il valore di lire cinque milioni

Risposta 4: Congiuntamente ad entrambi i coniugi ma solo per quelli aventi ad oggetto beni immobili

Liv. diff.: 2

Numero: 000356

Quesito: Tizio, coniugato con Mevia dal 1974, comprò un appartamento il 16/01/1978 intervenendo da solo in atto; ora intende locare per dieci anni detto bene e dichiara al Notaio che né lui né la moglie hanno scelto un regime patrimoniale diverso da quello legale. In questo caso il compimento del relativo atto spetta:

Risposta 1: Congiuntamente a Tizio e Mevia

Risposta 2: Al solo Tizio

Risposta 3: Disgiuntamente a Tizio e a Mevia

Risposta 4: Al solo Tizio purché egli dichiari nell'atto che il bene non fa parte della comunione legale

Liv. diff.: 1

Numero: 000357

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso per la stipulazione di un atto di straordinaria amministrazione relativo ad un immobile della comunione e necessario nell'interesse della famiglia, l'altro coniuge:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione dell'atto

Risposta 2: Può compiere l'atto solo dopo che sia trascorso un anno dalla richiesta di consenso notificata al coniuge

Risposta 3: Può liberamente e validamente compiere l'atto purché dall'atto stesso risulti espressamente il dissenso del coniuge

Risposta 4: Può liberamente e validamente compiere l'atto previa prestazione di un'idonea garanzia a favore della comunione legale dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000358

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta, relativamente ad un immobile, il consenso alla stipulazione di un atto necessario nell'interesse della famiglia e per il quale atto il consenso stesso è richiesto, l'altro coniuge:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione dell'atto

Risposta 2: Può compiere l'atto solo dopo che sia trascorso un anno dalla richiesta di consenso comunicata formalmente all'altro coniuge

Risposta 3: Può liberamente e validamente compiere l'atto purché dall'atto stesso risulti espressamente il dissenso del coniuge

Risposta 4: Può liberamente e validamente compiere l'atto ma deve, su istanza del coniuge, provvedere al pagamento di una congrua cauzione, secondo i valori correnti all'epoca del compimento dell'atto, a favore della comunione legale dei beni

Liv. diff.: 1

Numero: 000359

Quesito: Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole compiere un atto di straordinaria amministrazione la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia. Poiché Tizio rifiuta il consenso, Caia:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione

Risposta 2: Può rivolgersi al giudice perché ordini a Tizio di prestare il consenso

Risposta 3: Non può in alcun modo compiere l'atto

Risposta 4: Può rivolgersi al giudice perché nomini un curatore speciale autorizzandolo alla stipulazione dell'atto

Liv. diff.: 1

Numero: 000360

Quesito: Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede un diritto personale di godimento su un bene immobile della comunione legale. Poiché Tizio rifiuta il consenso, Caia:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione

Risposta 2: Può rivolgersi al giudice perché ingiunga a Tizio di prestare il consenso

Risposta 3: Non può in alcun modo compiere l'atto

Risposta 4: Può rivolgersi al giudice perché nomini un curatore speciale autorizzandolo alla stipulazione dell'atto

Liv. diff.: 1

Numero: 000361

Quesito: Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede in comodato un bene facente parte della comunione legale. Poiché Tizio rifiuta il consenso, Caia:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione

Risposta 2: Può rivolgersi al giudice perché ordini a Tizio di prestare il consenso

Risposta 3: Non può in alcun modo compiere l'atto

Risposta 4: Può rivolgersi al giudice perché nomini un curatore speciale autorizzandolo alla stipulazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000362

Quesito: Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede in locazione un bene facente parte della comunione legale. Poiché Tizio rifiuta il consenso, Caia:

Risposta 1: Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione

Risposta 2: Può rivolgersi al giudice perché imponga a Tizio di prestare il consenso

Risposta 3: Non può in alcun modo compiere l'atto

Risposta 4: Può chiedere al giudice la nomina di un curatore speciale che sia autorizzato al compimento dell'atto

Liv. diff.: 1

Numero: 000363

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso richiesto dalla legge per la stipulazione, necessaria nell'interesse della famiglia, di un atto di straordinaria amministrazione avente ad oggetto beni immobili, può l'altro coniuge stipulare validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1: Sì, con l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 2: Sì, ma con l'assistenza di un curatore speciale nominato dal tribunale ordinario o dal giudice tutelare se vi sono figli minori

Risposta 3: Sì, senza alcuna autorizzazione

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 2

Numero: 000364

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso richiesto dalla legge per la stipulazione di un atto di straordinaria amministrazione avente ad oggetto beni immobili e necessario nell'interesse della famiglia, come può l'altro coniuge stipulare validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1: Con l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 2: Con l'intervento di un curatore speciale nominato dal giudice tutelare se vi sono figli minori e dal tribunale ordinario negli altri casi

Risposta 3: Con l'autorizzazione del tribunale dei minorenni

Risposta 4: Sottoponendo l'atto alla condizione sospensiva dell'autorizzazione del presidente del tribunale

Liv. diff.: 2

Numero: 000365

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso richiesto dalla legge per la stipulazione di un atto di straordinaria amministrazione relativo a beni immobili e necessario nell'interesse dell'azienda facente parte della comunione, come può l'altro coniuge stipulare validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1: Con l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 2: Con l'intervento di un curatore speciale nominato dal giudice tutelare se vi sono figli minori e dal tribunale ordinario negli altri casi

Risposta 3: Con l'autorizzazione del presidente del tribunale ordinario

Risposta 4: Sottoponendo l'atto alla condizione sospensiva dell'autorizzazione del conservatore del registro delle imprese

Liv. diff.: 2

Numero: 000366

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso richiesto dalla legge per la stipulazione di un atto di straordinaria amministrazione relativo a beni mobili registrati e necessario nell'interesse dell'azienda facente parte della comunione, come può l'altro coniuge stipulare validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1: Con l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 2: Con l'intervento di un curatore speciale nominato dal giudice tutelare se vi sono figli minori e dal tribunale ordinario negli altri casi

Risposta 3: Con l'autorizzazione del presidente del tribunale

Risposta 4: Con l'autorizzazione del giudice del registro delle imprese

Liv. diff.: 2

Numero: 000367 - (*)

Quesito: Se uno dei coniugi in comunione legale dei beni rifiuta il consenso per la stipulazione di un contratto avente ad oggetto la concessione di un diritto personale di godimento su un immobile facente parte della comunione e tale atto è necessario nell'interesse della famiglia, può l'altro coniuge stipulare validamente intervenendo da solo in atto?

Risposta 1: Sì, con l'autorizzazione del tribunale ordinario

Risposta 2: Sì, con l'intervento di un curatore speciale nominato dal giudice tutelare se vi sono figli minori e dal tribunale ordinario negli altri casi

Risposta 3: Sì, con l'autorizzazione del presidente del tribunale

Risposta 4: Sì , senza alcuna autorizzazione

Liv. diff.: 2

Numero: 000368

Quesito: I coniugi Tizio e Caia sono proprietari di un unico immobile, in comunione legale, e Caia si rifiuta di venderlo, pur essendo ciò necessario per realizzare la somma che occorre per sottoporre il comune figlio, affetto da gravissima malattia, ad un intervento chirurgico indilazionabile. L'atto può essere validamente stipulato?

Risposta 1: Sì, con l'intervento di Tizio autorizzato dal Tribunale Ordinario

Risposta 2: Sì, con l'intervento di Tizio autorizzato dal Giudice Tutelare

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, con intervento del solo Tizio, senza necessità di autorizzazione, ma l'atto è subordinato alla condizione della mancata opposizione di Caia entro tre mesi

Liv. diff.: 2

Numero: 000369

Quesito: In caso di lontananza di uno dei coniugi in regime di comunione legale dei beni, l'altro, in mancanza di procura del primo risultante da atto pubblico o da scrittura privata autenticata, può compiere gli atti necessari per i quali

è richiesto il consenso congiunto di entrambi i coniugi?

Risposta 1: Sì, ma previa autorizzazione del giudice e con le cautele eventualmente da questo stabilite

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo gli atti con i quali si concedono diritti personali di godimento su beni facenti parte della comunione legale

Risposta 4: Sì, senza alcuna autorizzazione

Liv. diff.: 2

Numero: 000370

Quesito: In caso di impedimento di uno dei coniugi in regime di comunione legale dei beni, l'altro, in mancanza di procura del primo risultante da atto pubblico o da scrittura privata autenticata, può compiere gli atti necessari per i quali

è richiesto il consenso congiunto di entrambi i coniugi?

Risposta 1: Sì, previa autorizzazione del giudice e con le cautele eventualmente da questo stabilite

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo gli atti con i quali si concedono diritti personali di godimento su beni facenti parte della comunione legale

Risposta 4: Sì, senza alcuna autorizzazione

Liv. diff.: 2

Numero: 000371

Quesito: A norma del codice civile, nel caso di gestione comune da parte dei coniugi in regime di comunione legale dei beni di azienda costituita dopo il matrimonio, uno dei coniugi può essere delegato dall'altro al compimento di tutti gli atti necessari all'attività dell'impresa?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se la delega risulta da atto pubblico, previa autorizzazione del giudice

Risposta 4: Sì, ma solo se l'altro coniuge ha male amministrato

Liv. diff.: 2

Numero: 000372

Quesito: Se uno dei coniugi in regime di comunione legale è minore, l'altro coniuge può chiedere al giudice di escluderlo dall'amministrazione dei beni facenti parte della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il minore non ha ancora compiuto il diciassettesimo anno di età

Risposta 4: No, salvo che nella comunione legale siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000373

Quesito: Se uno dei coniugi in regime di comunione legale non può amministrare, l'altro coniuge può chiedere al giudice di escluderlo dall'amministrazione dei beni facenti parte della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: No, salvo che sussistano le condizioni per proporre l'inabilitazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000374

Quesito: Se uno dei coniugi in regime di comunione legale ha male amministrato, l'altro coniuge può chiedere al giudice di escluderlo dall'amministrazione dei beni facenti parte della comunione legale?

Risposta 1: Sì, anche se vi sono figli minori

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, solo se ha male amministrato l'azienda costituita dopo il matrimonio e gestita da entrambi i coniugi

Risposta 4: No, salvo che sussistano le condizioni per proporre l'inabilitazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000375

Quesito: A norma del codice civile, il coniuge che è stato privato dell'amministrazione dei beni della comunione legale, in quanto non poteva amministrare, può chiedere al giudice di esservi reintegrato?

Risposta 1: Sì, se sono venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 2: No, ancorché siano venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 3: Sì, anche se non sono venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 4: Sì, purché sia decorso almeno un anno dalla cessazione delle cause che hanno determinato l'esclusione

Liv. diff.: 2

Numero: 000376

Quesito: A norma del codice civile, l'esclusione dall'amministrazione dei beni facenti parte della comunione legale opera di diritto riguardo al coniuge:

Risposta 1: Interdetto

Risposta 2: Minore

Risposta 3: Dichiarato assente

Risposta 4: Che ha male amministrato

Liv. diff.: 2

Numero: 000377

Quesito: A norma del codice civile, il coniuge che è stato privato dell'amministrazione dei beni della comunione legale, in quanto ha male amministrato, può chiedere al giudice di esservi reintegrato?

Risposta 1: Sì, se sono venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 2: No, ancorché siano venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 3: Sì, se è cambiata la situazione patrimoniale e personale, anche se non sono venuti meno i motivi che hanno determinato l'esclusione

Risposta 4: Sì, purché sia decorso almeno un anno dalla cessazione delle cause che hanno determinato l'esclusione

Liv. diff.: 2

Numero: 000378

Quesito: Tizio, in regime di comunione legale con Caia, ha costituito con Sempronio, celibe, una società a responsabilità limitata che non è proprietaria di immobili e ora intende cedere la propria quota a Filano, in comunione legale con Mevia. Perché l'atto sia valido è necessario e sufficiente:

Risposta 1: L'intervento di Tizio e Filano

Risposta 2: L'intervento di Tizio, Caia e Filano

Risposta 3: L'intervento di Tizio, Filano, Mevia e Sempronio

Risposta 4: L'intervento di Tizio, Caia, Filano e Mevia

Liv. diff.: 3

Numero: 000379

Quesito: Una imbarcazione da diporto, iscritta nel registro indicato dal codice della navigazione e facente parte della comunione legale fra Tizio e Caia, viene venduta dalla sola Caia. L'atto è:

Risposta 1: Convalidabile da Tizio

Risposta 2: Non convalidabile da alcuno

Risposta 3: Convalidabile da Caia con l'assenso di Tizio

Risposta 4: Convalidabile solo da Tizio e Caia congiuntamente

Liv. diff.: 1

Numero: 000380

Quesito: Sempronio vende a Caio un bene mobile non registrato, oggetto di comunione legale, senza il consenso dell'altro coniuge Tizia. Qualora non sia possibile ricostituire la comunione nello stato in cui era prima del compimento dell'atto, Tizia:

Risposta 1: Può chiedere il pagamento dell'equivalente secondo i valori correnti all'epoca della ricostituzione della comunione

Risposta 2: Può chiedere il pagamento dell'equivalente secondo i valori correnti all'epoca del compimento dell'atto

Risposta 3: Non può più vantare alcuna pretesa

Risposta 4: Può chiedere l'annullamento dell'atto

Liv. diff.: 2

Numero: 000381

Quesito: Un appartamento facente parte della comunione legale fra Tizio e Caia viene venduto dal solo Tizio e l'atto non viene trascritto. Caia potrà impugnare l'atto:

Risposta 1: Entro un anno dalla data in cui ha avuto conoscenza dell'atto e comunque non oltre l'anno dallo scioglimento della comunione

Risposta 2: Non prima dello scioglimento della comunione, ancorché abbia avuto conoscenza dell'atto

Risposta 3: Entro due anni dalla data in cui ha avuto conoscenza dell'atto e purché sia vigente la comunione al momento della domanda giudiziale

Risposta 4: Entro un anno dal raggiungimento della maggiore età dell'ultimo figlio

Liv. diff.: 2

Numero: 000382

Quesito: Tizio vende a Caio l'azienda familiare facente parte della comunione legale con Sempronia, senza l'intervento di questa. Nell'azienda non sono compresi mobili registrati ed immobili. L'atto è:

Risposta 1: Valido

Risposta 2: Nullo

Risposta 3: Annullabile, ma convalidabile

Risposta 4: Annullabile, e non convalidabile

Liv. diff.: 1

Numero: 000383

Quesito: Sempronio vende a Caio un bene mobile non registrato, oggetto di comunione legale, senza il consenso del coniuge. Quest'ultimo:

Risposta 1: Può chiedere la ricostituzione della comunione nello stato in cui era prima del compimento dell'atto o, qualora ciò non sia possibile, il pagamento dell'equivalente secondo i valori correnti all'epoca della ricostituzione della comunione

Risposta 2: Può chiedere l'annullamento dell'atto

Risposta 3: Può chiedere che l'atto venga dichiarato nullo

Risposta 4: Non può avanzare alcuna pretesa

Liv. diff.: 1

Numero: 000384

Quesito: Può un coniuge conferire all'altro procura ad amministrare i beni personali ex art. 179 codice civile, qualora viga il regime della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo nel caso di sua lontananza od impedimento

Risposta 3: Sì, ma solo previa autorizzazione del giudice e con le cautele da questo eventualmente stabilite

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000385

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono di tutti i pesi ed oneri gravanti su di essi al momento dell'acquisto?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nel caso in cui l'acquisto sia stato effettuato congiuntamente dai coniugi

Risposta 4: Sì, ma se l'acquisto è stato effettuato da un solo coniuge, i beni della comunione legale rispondono solo in via sussidiaria

Liv. diff.: 1

Numero: 000386

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono delle spese per il mantenimento della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo se ciò sia stato dichiarato al momento dell'assunzione dell'obbligazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000387

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono delle spese per l'istruzione e l'educazione dei figli?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se i figli sono minori

Risposta 4: Sì, ma solo se ciò sia stato dichiarato al momento dell'assunzione dell'obbligazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000388

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono di ogni obbligazione contratta dai coniugi congiuntamente nell'interesse della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo in presenza di figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo se ciò sia stato espressamente dichiarato al momento dell'assunzione dell'obbligazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000389

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono delle obbligazioni contratte dai coniugi separatamente, nell'interesse della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di atti di ordinaria amministrazione oppure assolutamente urgenti

Risposta 4: Sì, ma solo in via sussidiaria e fino al valore corrispondente alla quota del coniuge che si è obbligato

Liv. diff.: 1

Numero: 000390

Quesito: A norma del codice civile, i beni della comunione legale rispondono delle obbligazioni contratte congiuntamente dai coniugi?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo di quelle contratte nell'interesse della famiglia

Risposta 4: Sì, ma solo se relative a spese per l'istruzione e l'educazione dei figli

Liv. diff.: 1

Numero: 000391

Quesito: Tizio è proprietario esclusivo di un fondo agricolo acquistato anteriormente al suo matrimonio con Caia ed è comproprietario con questa, in regime di comunione legale, della loro casa di abitazione. Filano, creditore di Tizio da data anteriore al matrimonio di questi, intende agire per il soddisfacimento delle sue ragioni creditorie. Il bene in comunione risponde, in questo caso, delle obbligazioni contratte da Tizio nei confronti di Filano anteriormente al matrimonio?

Risposta 1: No, salvo che in via sussidiaria fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato

Risposta 2: Sì in via principale ed illimitatamente

Risposta 3: Sì in via principale, ma limitatamente alla quota di un mezzo

Risposta 4: No, salvo che sia pervenuto per effetto di donazione con attribuzione alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 000392

Quesito: Tizio, coniugato in regime di comunione legale dei beni, senza il necessario consenso della moglie Tizia, compie un atto eccedente l'ordinaria amministrazione, dal quale sorge un credito a favore di Caio. Considerato che Caio non può soddisfarsi sui beni personali di Tizio, essendo lo stesso nullatenente, i beni della comunione rispondono dell'obbligazione contratta da Tizio?

Risposta 1: Sì, fino al valore corrispondente alla quota di Tizio

Risposta 2: Sì, per l'intero anche oltre il valore corrispondente alla quota di Tizio

Risposta 3: No, salvo che l'atto compiuto da Tizio sia relativo alla gestione dell'azienda facente parte della comunione

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000393

Quesito: I beni della comunione legale rispondono delle obbligazioni contratte dopo il matrimonio da uno dei coniugi per il compimento di atti eccedenti l'ordinaria amministrazione senza il necessario consenso dell'altro?

Risposta 1: Sì, sino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato, ma solo quando i creditori non possono soddisfarsi sui beni personali di quest'ultimo

Risposta 2: Sì, per l'intero valore del bene, ma solo quando i creditori non possono soddisfarsi sui beni personali del coniuge obbligato

Risposta 3: Sì, per l'intero valore del bene e in via principale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 2

Numero: 000394

Quesito: Quando i beni della comunione legale non sono sufficienti a soddisfare i debiti su di essa gravanti, i creditori possono agire sui beni personali di ciascuno dei coniugi?

Risposta 1: Sì, in via sussidiaria e nella misura della metà del credito

Risposta 2: Sì, in via principale e per l'intero credito

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: No, salvo che i debiti siano stati contratti dai coniugi congiuntamente per l'istruzione e l'educazione dei figli

Liv. diff.: 1

Numero: 000395

Quesito: Tizio, già coniugato in regime di comunione legale dei beni con Caia, si è separato giudizialmente con sentenza divenuta esecutiva. Egli intende ora vendere la quota di metà indivisa a lui spettante sul fondo Tuscolano, acquistato unitamente alla moglie Caia, vigente il regime della comunione legale. Il notaio preciserà che Tizio:

Risposta 1: E' legittimato a compiere l'atto da solo

Risposta 2: Non può compiere l'atto se prima non ottiene l'autorizzazione dal tribunale

Risposta 3: E' legittimato a compiere l'atto solo se il coniuge presta il necessario consenso

Risposta 4: Non può compiere l'atto se prima non formalizzi lo scioglimento della comunione legale con apposita convenzione ricevuta dal notaio

Liv. diff.: 1

Numero: 000396

Quesito: Viene dichiarata la morte presunta di Caia, coniugata in regime di comunione legale con Tizio, che, vigente il detto regime, aveva comprato con atto per notaio Romolo Romani il fondo Corneliano. Tizio intende adesso vendere la quota di metà indivisa del fondo Corneliano, pervenutagli in virtù del detto atto. In questo caso Tizio:

Risposta 1: Può vendere liberamente

Risposta 2: Non può compiere l'atto se non sono trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di morte presunta

Risposta 3: Può vendere solo col consenso degli eredi di Caia

Risposta 4: Non può compiere l'atto senza l'autorizzazione del tribunale

Liv. diff.: 2

Numero: 000397

Quesito: Quale tra gli effetti sotto indicati è prodotto dalla sentenza che pronunzia la separazione giudiziale dei beni tra coniugi in comunione legale?

Risposta 1: L'instaurazione del regime della separazione dei beni con effetto dal giorno in cui è stata proposta la domanda, salvi i diritti dei terzi

Risposta 2: L'automatica attribuzione al coniuge affidatario dei figli dell'uso sui mobili che arredano la residenza familiare

Risposta 3: L'accollo dei debiti della comunione al coniuge che li aveva prodotti

Risposta 4: L'instaurazione del regime della separazione dei beni con effetto dal giorno in cui è pronunziata la sentenza

Liv. diff.: 1

Numero: 000398

Quesito: Tizio, imprenditore edile, è in comunione legale con Caia con la quale ha dei figli minori. Se viene dichiarato il fallimento di Tizio si scioglie la comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il curatore del fallimento non si oppone

Risposta 4: Sì, ma solo se il curatore del fallimento ottiene il parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000399

Quesito: L'annullamento del matrimonio produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: Sì, salvo che non sia altrimenti disposto dalla sentenza che ha pronunciato l'annullamento del matrimonio

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000400

Quesito: La cessazione degli effetti civili del matrimonio scioglie la comunione legale fra due coniugi?

Risposta 1:

Risposta 2: No, se ci sono beni immobili e figli minori

Risposta 3: No, salvo che ci siano figli minori

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e che nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000401

Quesito: Il fallimento di uno dei coniugi produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: No, salvo che nella comunione siano compresi beni immobili

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000402

Quesito: La dichiarazione di assenza produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: No, salvo che nella comunione siano compresi beni immobili

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000403

Quesito: La dichiarazione di morte presunta produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: No, salvo che nella comunione siano compresi beni immobili

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000404

Quesito: La separazione personale giudiziale produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: No, salvo che nella comunione siano compresi beni immobili

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000405

Quesito: La separazione personale consensuale omologata produce lo scioglimento della comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, salvo che ci siano figli minori

Risposta 3: No, salvo che nella comunione siano compresi beni immobili

Risposta 4: Sì, salvo che ci siano figli minori e nella comunione siano compresi beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000406

Quesito: Possono due coniugi in comunione legale convenire lo scioglimento della comunione pur avendo figli minori?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se autorizzati dal tribunale ordinario su parere del giudice tutelare

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, ma solo su parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000407

Quesito: Tizio e Caia, coniugi in comunione legale fin dal matrimonio e che hanno figli minori, possono convenire lo scioglimento di tale comunione?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se autorizzati dal tribunale per i minorenni

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, ma solo su parere del presidente del tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000408

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata in caso di interdizione di uno dei coniugi in regime di comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 1

Numero: 000409

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata in caso di inabilitazione di uno dei coniugi in regime di comunione legale?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 1

Numero: 000410

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata in caso di cattiva amministrazione dei beni della comunione legale da parte di uno dei coniugi?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000411

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando il disordine degli affari di uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi dell'altro?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000412

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando la condotta tenuta nell'amministrazione dei beni da uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi dell'altro?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000413

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando la condotta tenuta nell'amministrazione dei beni da uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi della comunione?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000414

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando il disordine degli affari di uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi della comunione?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000415

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando il disordine degli affari di uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000416

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando la condotta tenuta nell'amministrazione dei beni da uno dei coniugi in regime di comunione legale mette in pericolo gli interessi della famiglia?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000417

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere pronunciata quando uno dei coniugi in regime di comunione legale non contribuisce ai bisogni della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostanze e capacità di lavoro?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo nell'ipotesi in cui ci siano figli minori

Risposta 4: No, salvo che l'altro coniuge sia minore di età

Liv. diff.: 2

Numero: 000418

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere richiesta da uno solo dei coniugi?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non vi sono figli minori

Risposta 4: Sì, ma solo se non vi sono beni immobili

Liv. diff.: 2

Numero: 000419

Quesito: A norma del codice civile, la separazione giudiziale dei beni può essere richiesta dal legale rappresentante di uno solo dei coniugi?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma non dal tutore

Risposta 4: Sì, ma solo se vi sono beni immobili

Liv. diff.: 2

Numero: 000420

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi può essere pronunziata la separazione giudiziale dei beni?

Risposta 1: Nel caso di cattiva amministrazione della comunione

Risposta 2: Nel caso in cui uno dei coniugi sia minore

Risposta 3: Nel caso in cui uno dei coniugi abbia occasionalmente abusato di stupefacenti

Risposta 4: Nel caso in cui uno dei coniugi non acconsenta a stipulare una convenzione di separazione a norma dell'articolo 163 codice civile

Liv. diff.: 2

Numero: 000421

Quesito: Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata sentenza di separazione giudiziale dei beni per cattiva amministrazione della comunione; essi si recano quindi dal notaio per stipulare un contratto con il quale intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà che:

Risposta 1: Si può stipulare l'atto di divisione ripartendo in parti uguali l'attivo e il passivo, senza alcuna preventiva convenzione di separazione di beni, e senza tener conto di quale dei due coniugi abbia in precedenza acquistato il bene o prodotto il passivo

Risposta 2: Per stipulare il contratto di divisione occorrerà formare due lotti, assegnando necessariamente a ciascun coniuge quei beni che egli abbia eventualmente acquistato da solo, salvo conguaglio

Risposta 3: Per stipulare il contratto di divisione occorrerà formare due lotti per l'attivo e due lotti per il passivo, attribuendo a ciascuno dei due coniugi un lotto di attivo e uno di passivo e assegnando la maggior parte del passivo al coniuge che aveva male amministrato

Risposta 4: Prima della stipula della divisione occorrerà procedere ad una convenzione di separazione di beni e dopo di ciò si effettuerà la ripartizione dell'attivo e del passivo

Liv. diff.: 2

Numero: 000422

Quesito: Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata la separazione giudiziale dei beni per disordine negli affari di uno dei coniugi; gli stessi si recano dal notaio per stipulare il contratto con cui intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà loro:

Risposta 1: Che l'atto di divisione può essere stipulato ripartendo in parti eguali l'attivo ed il passivo

Risposta 2: Che l'atto di divisione deve essere necessariamente stipulato ripartendo l'attivo in parti eguali e attribuendo le passività al coniuge che le ha prodotte

Risposta 3: Che la separazione giudiziale dei beni non consente la stipula dell'atto di divisione senza preventiva convenzione di separazione dei beni

Risposta 4: Che l'atto di divisione può essere stipulato ripartendo in parti eguali l'attivo e il passivo, ma attribuendo all'altro coniuge l'usufrutto sui beni assegnati al coniuge responsabile del disordine degli affari

Liv. diff.: 2

Numero: 000423

Quesito: Quale tra gli effetti sotto indicati è prodotto dalla sentenza che pronunzia la separazione giudiziale dei beni tra coniugi in comunione legale?

Risposta 1: L'instaurazione del regime della separazione dei beni

Risposta 2: L'automatica attribuzione dell'usufrutto sulla casa adibita a residenza familiare al coniuge affidatario dei figli

Risposta 3: L'attribuzione a ciascun coniuge dei beni che aveva acquistato prima del matrimonio

Risposta 4: L'attribuzione a ciascun coniuge dei beni che aveva acquistato dopo il matrimonio senza l'intervento dell'altro coniuge

Liv. diff.: 1

Numero: 000424

Quesito: Quale tra gli effetti sotto indicati è prodotto dalla sentenza che pronunzia la separazione giudiziale dei beni tra coniugi in comunione legale?

Risposta 1: L'instaurazione del regime della separazione dei beni, con effetto dal giorno in cui è stata proposta la domanda, salvi i diritti dei terzi

Risposta 2: L'automatica attribuzione dell'usufrutto sulla casa adibita a residenza familiare al coniuge affidatario dei figli

Risposta 3: L'attribuzione a ciascun coniuge dei beni che aveva acquistato prima del matrimonio

Risposta 4: L'instaurazione del regime della separazione dei beni con effetto dal giorno in cui è stata pronunciata

Liv. diff.: 1

Numero: 000425

Quesito: Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata la separazione giudiziale dei beni perché Tizio non contribuiva ai bisogni della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostanze e capacità di lavoro; essi si recano dal notaio per stipulare un contratto con il quale intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà loro:

Risposta 1: Che l'atto di divisione può essere stipulato con attribuzione in parti eguali dell'attivo e del passivo

Risposta 2: Che l'atto di divisione deve essere necessariamente stipulato ripartendo l'attivo in parti eguali e attribuendo il passivo al coniuge che lo ha prodotto

Risposta 3: Che l'atto di divisione può essere stipulato solo previa autorizzazione del tribunale e, se vi sono figli minori, su parere del giudice tutelare

Risposta 4: Che l'atto di divisione può essere stipulato con attribuzione in parti eguali dell'attivo e del passivo, ma con costituzione a favore dell'altro coniuge dell'usufrutto sui beni attribuiti al coniuge che non contribuiva ai bisogni della famiglia in misura proporzionale

Liv. diff.: 2

Numero: 000426

Quesito: Tizio e Caia, cittadini italiani, vogliono stipulare una convenzione matrimoniale, modificando il regime della comunione legale dei beni. Quali di questi patti possono essere inseriti nel relativo atto?

Risposta 1: Che facciano parte della comunione i beni acquisiti dai coniugi successivamente al matrimonio per effetto di successione ereditaria

Risposta 2: Che i loro rapporti patrimoniali siano regolati dalla legge svizzera con un generico richiamo a tale normativa

Risposta 3: Che facciano parte della comunione i beni che servono all'esercizio della professione di uno dei coniugi

Risposta 4: Che facciano parte della comunione i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge

Liv. diff.: 3

Numero: 000427

Quesito: Tizio e Caia, coniugati, che non hanno mai stipulato alcuna convenzione matrimoniale, ed in regime di comunione legale di beni, si recano dal Notaio per stipulare una convenzione rivolta ad ampliare l'oggetto della comunione includendovi anche beni "personali". Il Notaio a tal fine preciserà:

Risposta 1: Che solo alcuni dei beni "personali" possono formare oggetto di comunione convenzionale

Risposta 2: Che stipulando una comunione convenzionale possono solo escludere dalla comunione i beni che vi ricadrebbero e non includervi quelli che non vi ricadrebbero

Risposta 3: Che per stipulare tale convenzione è necessaria l'autorizzazione del giudice

Risposta 4: Che nessuno dei beni "personali" può formare oggetto di comunione convenzionale

Liv. diff.: 2

Numero: 000428

Quesito: I beni della comunione convenzionale rispondono delle obbligazioni contratte da uno dei coniugi prima del matrimonio?

Risposta 1: Sì, ma limitatamente al valore dei beni di proprietà del coniuge stesso prima del matrimonio che, in base alla convenzione sono entrati a far parte della comunione

Risposta 2: Sì, senza alcun limite

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, ma limitatamente alla quota di metà

Liv. diff.: 2

Numero: 000429

Quesito: Possono i coniugi convenire che ciascuno di essi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo per i beni mobili

Risposta 4: Sì, ma solo per i beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000430

Quesito: Tizio, coniugato con Caia in regime di separazione dei beni, dovendosi recare all'estero per lavoro, le ha conferito procura ad amministrare tutti i suoi beni immobili, con l'obbligo di rendere conto dei frutti. Caia:

Risposta 1: E' tenuta verso Tizio secondo le regole del mandato

Risposta 2: E' tenuta a richiesta di Tizio a consegnare i frutti esistenti e non risponde di quelli consumati

Risposta 3: E' tenuta verso Tizio a consegnare la metà dei frutti percepiti

Risposta 4: E' tenuta verso Tizio secondo le regole dell'usufrutto

Liv. diff.: 2

Numero: 000431

Quesito: Tizio, coniugato con Caia in regime di comunione legale, dovendosi recare all'estero per motivi di lavoro, le ha conferito procura ad amministrare tutti i beni a lui pervenuti per successione del padre senza l'obbligo di rendere conto dei frutti. Caia:

Risposta 1: E' tenuta a richiesta di Tizio a consegnare i frutti esistenti e non risponde di quelli consumati

Risposta 2: E' tenuta verso Tizio secondo le regole del mandato

Risposta 3: E' tenuta verso Tizio a consegnare la metà dei frutti percepiti

Risposta 4: E' tenuta verso Tizio secondo le regole dell'usufrutto

Liv. diff.: 3

Numero: 000432

Quesito: Tizio, figlio della sorella della madre di Caio, presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nell'impresa di Caio. Tizio e Caio si presentano dal notaio Romolo Romani per enunciare una impresa familiare. Il notaio dirà:

Risposta 1: Non è possibile in quanto si intende per impresa familiare quella in cui collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo.

Risposta 2: E' possibile in quanto si intende per impresa familiare quella in cui collaborano il coniuge, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il terzo.

Risposta 3: Non è possibile in quanto si intende per impresa familiare solo quella in cui collaborano il coniuge ed i figli.

Risposta 4: E' possibile in quanto chiunque sia parente senza distinzione di grado può partecipare ad una impresa familiare.

Liv. diff.: 2

Numero: 000433

Quesito: Tizio, titolare di un'impresa individuale gestita in forma di impresa familiare cui collaborano i suoi tre figli Primo, Secondo e Terzo, si reca dal notaio per vendere a Caio l'azienda. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che i partecipanti all'impresa familiare hanno diritto di prelazione sull'azienda

Risposta 2: Che non esiste alcun diritto di prelazione a favore dei partecipanti all'impresa familiare

Risposta 3: Che solo previa approvazione di almeno uno dei partecipanti l'azienda può essere alienata a Caio

Risposta 4: Che l'azienda non può essere alienata a terzi

Liv. diff.: 2

Numero: 000434

Quesito: Il coniuge dell'imprenditore che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro esclusivamente nella famiglia ha, secondo il codice civile, i diritti spettanti ai familiari che prestano in modo continuativo la loro attività di lavoro esclusivamente nell'impresa, e per i quali non sia configurabile un diverso rapporto?

Risposta 1: Sì, salvo che sia configurabile un diverso rapporto con l'imprenditore

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, salvo che i familiari che partecipano all'impresa stessa gli attribuiscano tali diritti con decisione adottata a maggioranza

Liv. diff.: 3

Numero: 000435 - (*)

Quesito: E' trasferibile il diritto di partecipazione ad un'impresa familiare?

Risposta 1: Sì, ma solo se il trasferimento avviene a favore del coniuge, dei parenti entro il terzo grado e degli affini entro il secondo dell'imprenditore e col consenso di tutti i partecipi

Risposta 2: Sì, a favore di qualunque soggetto e senza necessità di consenso da parte degli altri partecipi

Risposta 3: Sì, a favore di qualunque soggetto e purché vi sia il consenso di tutti i partecipi

Risposta 4: No, non è mai possibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000436 - (*)

Quesito: Caio, titolare di un'azienda gestita sotto forma di impresa familiare, intende vendere al figlio, riservandosene l'usufrutto, uno dei locali in cui è esercitata, donatogli dallo zio Mevione. A tutto ciò si oppone il partecipe Filano che ritiene di dovere essere preferito, mentre tutti gli altri partecipi sono d'accordo. In questo caso Caio:

Risposta 1: Può vendere liberamente

Risposta 2: Può vendere al figlio solo dopo aver consentito a Filano l'eventuale esercizio della prelazione

Risposta 3: Non può vendere al figlio perché tale decisione deve essere presa all'unanimità dai partecipi

Risposta 4: Può vendere solo se il figlio intende collaborare all'impresa

Liv. diff.: 2

Numero: 000437

Quesito: Tizio, Filano e Mevio partecipano all'impresa familiare del fratello Sempronio. Tizio intende vendere il proprio diritto di partecipazione a Caia, moglie di Mevio. Il notaio incaricato della stipula dell'atto, preciserà che il diritto di partecipazione:

Risposta 1: Può essere trasferito solo con il consenso di tutti i partecipi all'impresa familiare

Risposta 2: Può essere trasferito con il solo consenso di Sempronio, titolare dell'impresa

Risposta 3: E' assolutamente intrasferibile

Risposta 4: E' liberamente trasferibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000438

Quesito: Caio, minore sotto potestà, che collabora all'impresa familiare di cui

è titolare il fratello Tizio, può esprimere personalmente il voto in ordine all'impiego degli utili e degli incrementi dell'impresa?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: No, salvo che gli sia attribuito un reddito anche ai fini fiscali

Risposta 4: Sì, ma solo se all'impresa familiare partecipano anche i genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000439

Quesito: A norma del codice civile, in caso di annullamento del matrimonio si presume concepito durante lo stesso matrimonio il figlio nato:

Risposta 1: Quando non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla data dell'annullamento del matrimonio e sono trascorsi almeno centottanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 2: Quando non sono ancora trascorsi trecentotrenta giorni dalla data dell'annullamento del matrimonio e sono trascorsi almeno duecentosettanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 3: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessanta giorni dalla data dell'annullamento del matrimonio

Risposta 4: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessantacinque giorni dalla data dell'annullamento del matrimonio

Liv. diff.: 2

Numero: 000440

Quesito: A norma del codice civile, in caso di scioglimento del matrimonio si presume concepito durante lo stesso matrimonio il figlio nato:

Risposta 1: Quando non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla data dello scioglimento del matrimonio e sono trascorsi almeno centottanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 2: Quando non sono ancora trascorsi trecentotrenta giorni dalla data dello scioglimento del matrimonio e sono trascorsi almeno duecentosettanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 3: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessanta giorni dalla data dello scioglimento del matrimonio

Risposta 4: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessantacinque giorni dalla data dello scioglimento del matrimonio

Liv. diff.: 2

Numero: 000441

Quesito: A norma del codice civile, in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio si presume concepito durante lo stesso matrimonio il figlio nato:

Risposta 1: Quando non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla data della cessazione degli effetti civili del matrimonio e sono trascorsi almeno centottanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 2: Quando non sono ancora trascorsi trecentotrenta giorni dalla data della cessazione degli effetti civili del matrimonio e sono trascorsi almeno duecentosettanta giorni dalla celebrazione dello stesso

Risposta 3: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessanta giorni dalla data della cessazione degli effetti civili del matrimonio

Risposta 4: Quando non sono ancora trascorsi trecentosessantacinque giorni dalla data della cessazione degli effetti civili del matrimonio

Liv. diff.: 2

Numero: 000442

Quesito: A norma del codice civile, è reputato legittimo il figlio nato prima che siano trascorsi centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio?

Risposta 1: Sì, se uno dei coniugi o il figlio stesso non ne disconoscono la paternità

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma nel solo caso in cui entrambi i coniugi non ne disconoscano la paternità

Liv. diff.: 1

Numero: 000443

Quesito: A norma del codice civile chi può provare che un figlio, nato dopo i trecento giorni dall'annullamento del matrimonio dei genitori, sia stato concepito durante il matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi, potendo in ogni caso il figlio proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Solo i coniugi, anche disgiuntamente

Risposta 4: Solo il figlio stesso

Liv. diff.: 1

Numero: 000444

Quesito: A norma del codice civile chi può provare che un figlio, nato dopo i trecento giorni dallo scioglimento del matrimonio dei genitori, sia stato concepito durante il matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi; in ogni caso, poi, il figlio può proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Solo i coniugi, anche disgiuntamente

Risposta 4: Solo il figlio stesso

Liv. diff.: 1

Numero: 000445

Quesito: Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio, sia stato concepito durante il matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Solo i coniugi, anche disgiuntamente

Risposta 4: Solo i discendenti dei coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000446

Quesito: Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla pronuncia di separazione giudiziale, sia stato concepito durante il matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Solo i coniugi, anche disgiuntamente

Risposta 4: Solo i discendenti dei coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000447

Quesito: Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla omologazione della separazione consensuale, sia stato concepito durante il matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Solo i coniugi, anche disgiuntamente

Risposta 4: Ciascuno dei coniugi, i loro eredi e qualunque parente entro il quarto grado

Liv. diff.: 2

Numero: 000448

Quesito: A norma del codice civile, chi può provare il concepimento durante la convivenza tra i genitori di un figlio nato dopo i trecento giorni dalla data di comparizione dei coniugi avanti al giudice quando gli stessi sono stati autorizzati a vivere separatamente nelle more del giudizio di separazione?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi; in ogni caso, poi, il figlio stesso può proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: I coniugi, anche disgiuntamente, ma non i loro eredi

Risposta 4: Solo il figlio

Liv. diff.: 2

Numero: 000449

Quesito: A norma del codice civile, chi può provare il concepimento durante la convivenza tra i genitori di un figlio nato dopo i trecento giorni dalla data di comparizione dei coniugi avanti al giudice quando gli stessi sono stati autorizzati a vivere separatamente nelle more del giudizio di annullamento del matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi; in ogni caso, poi, il figlio stesso può proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Il figlio stesso e i coniugi, anche disgiuntamente, ma non i loro eredi

Risposta 4: Solo il figlio stesso

Liv. diff.: 2

Numero: 000450

Quesito: A norma del codice civile, chi può provare il concepimento durante la convivenza tra i genitori di un figlio nato dopo i trecento giorni dalla data di comparizione dei coniugi avanti al giudice quando gli stessi sono stati autorizzati a vivere separatamente nelle more del giudizio di scioglimento del matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi; in ogni caso, poi, il figlio stesso può proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Il figlio stesso, i coniugi, anche disgiuntamente, ma non i loro eredi

Risposta 4: Il figlio stesso, ma non i coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000451

Quesito: A norma del codice civile, chi può provare il concepimento durante la convivenza tra i genitori di un figlio nato dopo i trecento giorni dalla data di comparizione dei coniugi avanti al giudice quando gli stessi sono stati autorizzati a vivere separatamente nelle more del giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio?

Risposta 1: Ciascuno dei coniugi e i loro eredi; in ogni caso, poi, il figlio stesso può proporre azione per reclamare lo stato di legittimo

Risposta 2: Solo i coniugi congiuntamente

Risposta 3: Il figlio stesso, i coniugi, ma non i loro eredi

Risposta 4: Il figlio stesso, ma non i coniugi

Liv. diff.: 2

Numero: 000452

Quesito: Tizio, celibe, e Caia, nubile, si recano dal notaio al fine di riconoscere, con effetto immediato, quale loro figlio naturale il diciassettenne Filano, attualmente all'estero, e chiedono se ciò sia possibile. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni non produce effetto senza il suo assenso

Risposta 2: Che il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni produce effetti immediati se fatto congiuntamente da entrambi i genitori, anche senza l'assenso del minorenne

Risposta 3: Che il riconoscimento del figlio produrrà effetti soltanto quando Filano avrà raggiunto la maggiore età

Risposta 4: Che il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni produrrà effetti soltanto quando i genitori si saranno uniti in matrimonio

Liv. diff.: 2

Numero: 000453

Quesito: Tizia e Caio, non coniugati, si recano dal notaio al fine di riconoscere quale loro figlio naturale il dodicenne Filano, precisando che non intendono effettuare il riconoscimento con testamento, e chiedono al notaio se ciò sia possibile. Il notaio risponderà:

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma con l'assenso di Filano

Risposta 3: Sì, ma previa autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 4: No

Liv. diff.: 2

Numero: 000454

Quesito: Possono due genitori quindicenni effettuare il riconoscimento di un loro figlio naturale?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se conviventi

Risposta 3: Sì, se autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Sì, se assistiti dai genitori

Liv. diff.: 1

Numero: 000455

Quesito: Tizietto, quattordicenne, è figlio riconosciuto di Caia; Tizio, l'altro genitore, intende riconoscerlo a sua volta. In questo caso, il riconoscimento da parte di Tizio:

Risposta 1: Non può avvenire senza il consenso di Caia

Risposta 2: Può avvenire, ma è necessario il consenso di Caia e l'assenso di Tizietto

Risposta 3: Può avvenire, ma è necessario il consenso di Tizietto

Risposta 4: Può avvenire in ogni caso e senza condizioni

Liv. diff.: 2

Numero: 000456

Quesito: Perché produca effetto il riconoscimento di un figlio naturale, di anni quindici, occorre l'assenso dello stesso?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se è già stato riconosciuto da un genitore e non dall'altro

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, se il riconoscimento proviene da entrambi i genitori

Liv. diff.: 2

Numero: 000457

Quesito: A norma del codice civile, il riconoscimento del figlio naturale può, fra l'altro, essere fatto:

Risposta 1: Nell'atto di nascita

Risposta 2: Con dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà anche anteriore al concepimento

Risposta 3: Con dichiarazione resa dai genitori con scrittura privata autenticata da notaio anteriore al concepimento

Risposta 4: Con comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000458

Quesito: A norma del codice civile, il riconoscimento del figlio naturale può, fra l'altro, essere fatto:

Risposta 1: Con un'apposita dichiarazione, posteriore alla nascita, davanti ad un ufficiale dello stato civile

Risposta 2: Con dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà anteriore al concepimento

Risposta 3: Con dichiarazione resa dai genitori con scrittura privata autenticata da notaio anteriore al concepimento

Risposta 4: Con comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000459

Quesito: A norma del codice civile, il riconoscimento del figlio naturale può, fra l'altro, essere fatto:

Risposta 1: Con un'apposita dichiarazione, posteriore al concepimento, davanti ad un ufficiale dello stato civile

Risposta 2: Con dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà anche se anteriore al concepimento

Risposta 3: Con dichiarazione resa dai genitori con scrittura privata autenticata da notaio anteriore al concepimento

Risposta 4: Con comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000460

Quesito: Fra le forme espressamente previste dal codice civile per effettuare il riconoscimento del figlio naturale vi è, fra l'altro:

Risposta 1: L'atto pubblico

Risposta 2: La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

Risposta 3: La scrittura privata autenticata da notaio

Risposta 4: Il comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000461

Quesito: Fra le forme espressamente previste dal codice civile per effettuare il riconoscimento del figlio naturale vi è, fra l'altro:

Risposta 1: Il testamento pubblico

Risposta 2: La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

Risposta 3: La scrittura privata autenticata da notaio

Risposta 4: Il comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000462

Quesito: Fra le forme espressamente previste dal codice civile per effettuare il riconoscimento del figlio naturale vi è, fra l'altro:

Risposta 1: Il testamento segreto

Risposta 2: La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

Risposta 3: La scrittura privata autenticata da notaio

Risposta 4: Il comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000463

Quesito: Fra le forme espressamente previste dal codice civile per effettuare il riconoscimento del figlio naturale, vi è fra l'altro:

Risposta 1: Il testamento olografo

Risposta 2: La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

Risposta 3: La scrittura privata autenticata da notaio

Risposta 4: Il comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000464

Quesito: Fra le forme espressamente previste dal codice civile per effettuare il riconoscimento del figlio naturale vi è, fra l'altro:

Risposta 1: Il testamento speciale

Risposta 2: La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà

Risposta 3: La scrittura privata autenticata da notaio

Risposta 4: Il comportamento concludente

Liv. diff.: 1

Numero: 000465

Quesito: La volontà di legittimare espressa in atto pubblico importa riconoscimento del figlio naturale?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se si tratta di testamento

Risposta 3: Sì, ma a condizione che poi segua la legittimazione

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000466

Quesito: Il riconoscimento del figlio naturale può farsi per testamento:

Risposta 1: Qualunque sia la forma del testamento

Risposta 2: Per testamento pubblico, segreto ed olografo, ma non per testamento speciale

Risposta 3: Per testamento pubblico o segreto, ma non per testamento olografo o testamento speciale

Risposta 4: Qualunque sia la forma del testamento, purché non vi siano altri legittimari

Liv. diff.: 1

Numero: 000467

Quesito: Tizio intende donare a Mevio, maggiore di età e già coniugato, un appartamento in Roma, e, inoltre, contestualmente riconoscere lo stesso Mevio come suo figlio naturale. Mevio è disposto sia ad accettare la donazione che a prestare il suo assenso al riconoscimento. Entrambi si recano dal notaio il quale:

Risposta 1: Riceverà senz'altro l'atto pubblico contenente contestualmente sia la donazione che la dichiarazione di riconoscimento di figlio naturale

Risposta 2: Riceverà l'atto di donazione ma si rifiuterà di ricevere la dichiarazione di riconoscimento senza il consenso del coniuge di Mevio

Risposta 3: Rifiuterà di ricevere l'atto di donazione se prima Tizio non avrà provveduto al riconoscimento davanti al'Ufficiale di Stato Civile

Risposta 4: Riceverà l'atto di donazione ma si rifiuterà di ricevere la dichiarazione di riconoscimento che deve essere resa necessariamente davanti all'Ufficiale dello Stato Civile

Liv. diff.: 2

Numero: 000468

Quesito: Tizio chiede al notaio di ricevere un atto con il quale intende riconoscere un figlio naturale concepito ma non ancora nato. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che l'atto è ricevibile

Risposta 2: Che l'atto è ricevibile, ma i suoi effetti resteranno subordinati al fatto che la nascita avvenga entro centottanta giorni

Risposta 3: Che l'atto sarà ricevibile solo dopo la nascita

Risposta 4: Che l'atto è ricevibile solo se Tizio non ha figli legittimi

Liv. diff.: 2

Numero: 000469

Quesito: E' possibile riconoscere un figlio premorto?

Risposta 1: Sì, in favore dei suoi discendenti legittimi e dei suoi figli naturali riconosciuti

Risposta 2: Sì, ma nel solo caso in cui sia ancora in vita l'altro genitore

Risposta 3: No, in ogni caso

Risposta 4: Sì, purché chi effettua il riconoscimento non abbia altri figli naturali o legittimi

Liv. diff.: 2

Numero: 000470

Quesito: Tizio si reca dal notaio chiedendogli di ricevere un atto con il quale egli intende riconoscere il proprio figlio naturale Tizietto, premorto, per consentire che a Caietto, figlio legittimo di Tizietto, siano riservati gli stessi diritti successori che sarebbero spettati a quest'ultimo. Il notaio risponderà:

Risposta 1: E' possibile ricevere la dichiarazione di riconoscimento

Risposta 2: Non è possibile riconoscere il figlio premorto

Risposta 3: E' possibile riconoscere il figlio premorto, ma al figlio legittimo di quest'ultimo non spetteranno i diritti che la legge riserva ai legittimari di Tizio

Risposta 4: E' possibile riconoscere il figlio premorto, ma al figlio legittimo di quest'ultimo spetterà, sull'eredità di Tizio, una quota inferiore rispetto a quella che la legge riserva a tale categoria di legittimari

Liv. diff.: 3

Numero: 000471

Quesito: Tizio si reca dal notaio per revocare il testamento pubblico da lui fatto e contenente, fra l'altro, il riconoscimento del figlio naturale Tizietto. Il notaio risponde che:

Risposta 1: Il testamento è revocabile, ma non lo è il riconoscimento che produrrà effetti dalla morte del testatore

Risposta 2: Il testamento è revocabile ma non il riconoscimento che produce, in ogni caso, effetto dal giorno in cui il testamento stesso è stato ricevuto dal notaio

Risposta 3: Il testamento è irrevocabile in ogni sua disposizione perché contiene il riconoscimento

Risposta 4: Il testamento è revocabile in ogni sua disposizione e pertanto anche per quanto riguarda il riconoscimento

Liv. diff.: 1

Numero: 000472

Quesito: Tizio, che in un precedente testamento pubblico, aveva nominato suo erede universale Sempronio, riconoscendolo come figlio naturale, si reca dal notaio per revocare il suddetto testamento. Il notaio gli preciserà che:

Risposta 1: Il riconoscimento è irrevocabile e avrà comunque effetto dal giorno della morte del testatore, anche se il testamento che lo conteneva venisse revocato

Risposta 2: Qualora il testatore volesse revocare anche il riconoscimento, dovrà farlo espressamente con atto separato

Risposta 3: La revoca del testamento comporta comunque anche la revoca del riconoscimento in esso contenuto

Risposta 4: Un testamento contenente riconoscimento di figlio naturale non può essere in alcun modo revocato

Liv. diff.: 1

Numero: 000473

Quesito: Tizio, con testamento pubblico, intende riconoscere il figlio naturale Caio a condizione che lo stesso si diplomi all'Istituto Superiore di

Educazione Fisica. La clausola che prevede la condizione:

Risposta 1: E' nulla

Risposta 2: E' nulla, salvo che risponda ad un interesse di Tizio, non necessariamente da esplicitarsi nel testamento, che risulti meritevole di tutela

Risposta 3: E' valida

Risposta 4: E' valida solo se risponde ad un interesse di Caio meritevole di tutela

Liv. diff.: 1

Numero: 000474

Quesito: Tizio riconosce il figlio naturale Tizietto in un testamento olografo disponendo che il riconoscimento avrà effetto solo se Tizietto supererà il concorso notarile. E' valida tale clausola?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore risultante dal testamento

Risposta 3: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore, anche se non risultante dal testamento

Risposta 4: Sì, se Tizietto accetterà anche tacitamente tale limitazione entro tre mesi dall'acquisto della qualità di erede

Liv. diff.: 1

Numero: 000475

Quesito: Tizio riconosce il figlio naturale Tizietto in un testamento pubblico disponendo che il riconoscimento avrà effetto solo se Tizietto supererà il concorso notarile. E' valida tale clausola?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore risultante dal testamento

Risposta 3: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore, anche se non risultante dal testamento

Risposta 4: Sì, se Tizietto accetterà tale limitazione entro tre mesi dall'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000476

Quesito: Tizio riconosce il figlio naturale Tizietto in un testamento segreto disponendo che il riconoscimento avrà effetto solo se Tizietto conseguirà la laurea in medicina. E' valida tale clausola?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore risultante dal testamento

Risposta 3: Sì, se corrisponde ad un apprezzabile interesse del testatore, anche se non risultante dal testamento

Risposta 4: Sì, se Tizietto accetterà tale limitazione entro tre mesi dall'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000477 - (*)

Quesito: Tizio vuole riconoscere con atto pubblico il proprio figlio naturale che si trova nelle condizioni previste per essere riconosciuto, ed intende dichiarare di averlo avuto da Caia che non lo ha riconosciuto. Il notaio interpellato risponderà che:

Risposta 1: L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni relative all'altro genitore

Risposta 2: L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori deve necessariamente contenere indicazioni relative all'altro genitore

Risposta 3: L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori può contenere indicazioni relative all'altro genitore solo se quest'ultimo non è coniugato

Risposta 4: L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori che contiene indicazioni relative all'altro genitore obbliga quest'ultimo al riconoscimento

Liv. diff.: 2

Numero: 000478

Quesito: Il tribunale di Roma ha autorizzato il matrimonio per procura tra Tizio e Tizia, che hanno un figlio naturale riconosciuto di nome Tizietto. Il mandante Tizio muore prima che venga celebrato il matrimonio; concorrendo le altre condizioni per la legittimazione per susseguente matrimonio, può essere domandata sulla base della suddetta procura la legittimazione di Tizietto con provvedimento del giudice?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Si, purché Tizietto sia minorenne e non vi siano altri figli legittimi

Risposta 4: Sì, purché non vi siano altri figli legittimi del defunto

Liv. diff.: 3

Numero: 000479

Quesito: Tizio conferisce a Sempronia procura a contrarre matrimonio con Caia dalla quale ha avuto un figlio non ancora riconosciuto. Tizio muore qualche giorno prima della celebrazione del matrimonio per procura e Caia chiede al giudice il provvedimento di legittimazione del figlio.

Risposta 1: La legittimazione può essere pronunziata nel caso in cui dalla procura risulti almeno la volontà di riconoscere

Risposta 2: La legittimazione può essere pronunziata solo ed esclusivamente se dalla procura risulti la volontà di legittimare

Risposta 3: La legittimazione può essere pronunziata in ogni caso

Risposta 4: La legittimazione non può essere mai pronunciata

Liv. diff.: 3

Numero: 000480

Quesito: Tizio si reca dal notaio per conferire al fratello Sempronio una procura a compiere determinate categorie di atti, tra le quali chiede espressamente che vengano incluse le manifestazioni di assenso ad adozioni, sia come coniuge che come genitore di adottandi. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che la procura a manifestare l'assenso ad adozione sia come coniuge che come genitore di adottandi può essere solo speciale

Risposta 2: Che la procura così come richiesta da Tizio può essere conferita solo per manifestare l'assenso ad adozione come genitore, ma non come coniuge di adottando

Risposta 3: Che l'assenso ad adozione sia come genitore che come coniuge di adottando è un atto personalissimo e non può essere prestato per mezzo di procuratore, nemmeno speciale

Risposta 4: Che la procura così come richiesta da Tizio può essere senz'altro conferita

Liv. diff.: 2

Numero: 000481

Quesito: I genitori dell'adottando possono conferire procura speciale per prestare l'assenso all'adozione?

Risposta 1: Sì, ma solo per atto pubblico o per scrittura privata autenticata

Risposta 2: Sì, ma solo per atto pubblico

Risposta 3: No, se non vi è una preventiva autorizzazione del tribunale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000482

Quesito: Qual'è l'autorità giudiziaria competente alla quale possono rivolgersi i genitori in caso di loro contrasto su questioni di particolare importanza attinenti all'esercizio della potestà?

Risposta 1: Il Tribunale per i minorenni

Risposta 2: Il Giudice Tutelare

Risposta 3: Il Tribunale ordinario

Risposta 4: Il Presidente del Tribunale ordinario

Liv. diff.: 2

Numero: 000483

Quesito: Nel caso di contrasto tra i genitori nell'esercizio della potestà sui figli minori relativo a questioni di particolare importanza:

Risposta 1: Ciascun genitore può ricorrere, senza formalità, al giudice

Risposta 2: Ciascun genitore può ricorrere al giudice ma solo se sussiste un incombente pericolo di un grave pregiudizio per il figlio

Risposta 3: I genitori possono rivolgersi al giudice senza formalità ma solo congiuntamente

Risposta 4: Prevale in ogni caso la volontà paterna

Liv. diff.: 1

Numero: 000484

Quesito: E' soggetto alla potestà dei genitori Tizio, imprenditore commerciale, di anni diciannove?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, salvo che sia coniugato

Risposta 3: Sì, se non era stato autorizzato alla continuazione dell'esercizio dell'impresa commerciale

Risposta 4: Sì, se non era stato emancipato

Liv. diff.: 1

Numero: 000485

Quesito: Caio, genitore del minore Tizietto di quindici anni di età, sul quale esercita la potestà congiuntamente alla moglie Caia, è ostaggio da tre mesi di una organizzazione malavitosa che lo ha sequestrato. Poiché si rende necessario investire un capitale del minore, Caia si rivolge al notaio Romani chiedendogli a chi spetta, nel caso di specie, l'esercizio della potestà. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che l'esercizio della potestà spetta in modo esclusivo a Caia fino a quando cesserà l'impedimento del marito

Risposta 2: Che l'esercizio della potestà spetta congiuntamente ai genitori fino a quando non venga attribuito in via esclusiva a Caia dal tribunale dei minori competente con apposito provvedimento

Risposta 3: Che l'esercizio della potestà spetta congiuntamente ai genitori fino a quando il minore avrà compiuto il sedicesimo anno di età, momento dal quale egli potrà dare il proprio assenso agli atti compiuti anche da uno solo di essi

Risposta 4: Che l'esercizio della potestà spetta al padre nel caso di impedimento della madre, ma non viceversa; pertanto Caia dovrà fare accertare giudizialmente la sussistenza dell'impedimento del marito all'esercizio della potestà ottenendo l'affidamento temporaneo del minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000486

Quesito: A Tizio, separato legalmente dalla moglie Caia, è stato affidato dal giudice che ha pronunziato la separazione, il figlio minore Tizietto; l'esercizio esclusivo della potestà spetta a Tizio. A chi spetta la titolarità della potestà su Tizietto?

Risposta 1: A Tizio e Caia

Risposta 2: A Tizio

Risposta 3: A Tizio e Caia, salvo che per il caso di lontananza di uno dei due genitori

Risposta 4: A un tutore nominato contestualmente alla pronunzia della separazione

Liv. diff.: 2

Numero: 000487

Quesito: L'esclusione di entrambi i genitori dall'esercizio della potestà sul figlio minore è di competenza:

Risposta 1: del tribunale per i minorenni

Risposta 2: del tribunale ordinario

Risposta 3: del presidente del tribunale

Risposta 4: del giudice tutelare

Liv. diff.: 2

Numero: 000488

Quesito: Tizio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Tizietto immediatamente dopo la sua nascita. La madre Caia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Tizio e Caia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. A chi spetta l'esercizio della potestà in assenza di qualunque provvedimento giudiziale in merito?

Risposta 1: A Tizio perché è il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento

Risposta 2: A Tizio e a Caia congiuntamente perché l'esercizio esclusivo della potestà in capo a uno dei genitori spetta solo in caso di lontananza, incapacità o altro impedimento

Risposta 3: A Caia perché vivendo il minore con i nonni materni la stessa provvede, anche se indirettamente con il patrimonio della sua famiglia d'origine, al mantenimento del minore medesimo

Risposta 4: Ai nonni materni perché l'esercizio della potestà spetta alle persone con le quali il minore convive

Liv. diff.: 2

Numero: 000489

Quesito: Tizio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Tizietto immediatamente dopo la sua nascita. La madre Caia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Tizio e Caia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. Perché in tale ipotesi l'esercizio esclusivo della potestà spetta al padre?

Risposta 1: Perché è stato il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento

Risposta 2: Perché per i figli naturali la legge prevede che l'esercizio della potestà spetti in via esclusiva al padre

Risposta 3: Perché nel caso di figli naturali che non convivono con i genitori solo il padre è tenuto al loro mantenimento e pertanto solo a lui spetta, come conseguenza diretta di tale obbligo, l'esercizio esclusivo della potestà

Risposta 4: Perché è necessario bilanciare il maggior controllo sul minore che la madre esercita attraverso la convivenza del minore stesso con i nonni materni attribuendo al padre l'esercizio esclusivo della potestà

Liv. diff.: 3

Numero: 000490

Quesito: Tra Tizio, minore sottoposto alla potestà dei genitori, e Caio è in corso una lite relativa alla proprietà del fondo Tuscolano pervenuto al minore con atto a titolo oneroso.

Le parti intendono porre fine a detta lite con una transazione e a tal fine si recano dal notaio chiedendogli chi debba intervenire in rappresentanza del minore Tizio per la stipula di tale contratto. Il notaio risponderà:

Risposta 1: I genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: I genitori senza alcuna autorizzazione

Risposta 3: I genitori debitamente autorizzati dal tribunale per i minorenni

Risposta 4: I genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000491

Quesito: I genitori che esercitano congiuntamente la potestà sui figli minori, possono compiere disgiuntamente gli atti di ordinaria amministrazione relativi al patrimonio dei minori stessi?

Risposta 1: Sì, ma solo se non si tratti di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Risposta 2: Sì, senza alcuna esclusione

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che si tratti di contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento

Liv. diff.: 1

Numero: 000492

Quesito: Tizio e Tizia intendono vendere il fondo Liparoto che il loro figlio minore Tizietto di anni quattordici ha comprato da Caio. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal tribunale per i minorenni

Liv. diff.: 1

Numero: 000493

Quesito: Tizio e Tizia intendono vendere il fondo Liparoto che il loro figlio minore Tizietto di anni quattordici ha ricevuto in donazione. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal tribunale per i minorenni

Liv. diff.: 1

Numero: 000494

Quesito: Tizio e Tizia intendono ipotecare il fondo Eolo che il loro figlio minore Tizietto di anni tredici ha ricevuto in donazione. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000495

Quesito: Tizio e Tizia intendono accettare la donazione del fondo Basiluzzo che un lontano parente vuol fare al loro figlio minore Tizietto. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000496

Quesito: Tizio e Tizia intendono rinunziare ad un'eredità devolutasi in favore del loro figlio minore Tizietto. Affinché la dichiarazione di rinunzia sia valida occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000497

Quesito: Tizio e Tizia intendono accettare un'eredità devolutasi in favore del loro figlio minore Tizietto. Affinché la dichiarazione di accettazione sia valida occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000498

Quesito: Tizio e Tizia intendono rinunziare ad un legato disposto per testamento in favore del loro figlio minore Tizietto. Affinché la dichiarazione di rinunzia sia valida occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000499

Quesito: Tizio e Tizia intendono contrarre un mutuo in nome e conto del loro figlio minore Tizietto. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000500

Quesito: Tizio e Tizia intendono stipulare un contratto di divisione relativamente ai fondi Tuscolano e Corneliano dei quali il loro figlio minore Tizietto e il cugino Mevio maggiorenne sono comproprietari per averli ricevuti in donazione. Affinché l'atto sia validamente stipulato occorrerà l'intervento:

Risposta 1: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 2: Del solo padre debitamente autorizzato dal giudice tutelare

Risposta 3: Indifferentemente del padre o della madre, purché debitamente autorizzati dal giudice tutelare

Risposta 4: Di entrambi i genitori debitamente autorizzati dal tribunale, previo parere favorevole del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

 

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