|| Notaio.org - Portale Notarile | Tariffe Notarili -

|| Notaio.org - Portale Notarile | Tariffe Notarili -

...
Vai ai contenuti

Menu principale:

|| Notaio.org - Portale Notarile | Tariffe Notarili

Cittadini
 

  Sei qui > CITTADINI > Tariffe e Costi Notarili

Tariffe e Costi Notarili


Il costo dell’atto notarile comprende sia gli onorari e i compensi per l'attività professionale del notaio, sia l’ammontare delle imposte, delle tasse e delle spese dovute per l’atto notarile e per l’attività che per legge il notaio deve svolgere prima e dopo la stipulazione dell’atto notarile.

Le imposte dovute per l’atto possono essere di importo elevato; e il notaio è obbligato a pagarle anche se non ne abbia ricevuto il relativo importo.

Perciò, per legge, il notaio può rifiutarsi di accettare l’incarico di un atto notarile e di svolgere la sua attività se prima dell’atto non abbia ricevuto quanto gli è dovuto per le imposte, per le spese e per il suo compenso.

Il notaio rende una prestazione complessa, nell’esercizio di una pubblica funzione dello Stato, svolta in forma professionale.

L’atto notarile, lungi dal riguardare soltanto il rapporto tra le parti, ha un valore aggiunto sotto tre profili:

  • la sicurezza del contratto, che evita alle parti costose e lunghe liti in giudizio;

  • la sua forza esecutiva nel recupero dei crediti e di prova privilegiata nel processo;

  • la certezza generale dei diritti, creata con l’affidabilità dei pubblici registri, che determina condizioni di stabilità sociale e un contesto di legalità necessario allo sviluppo economico.


Che cosa dire, allora, della parcella del notaio?

Davvero tutto quello che si paga al notaio è suo onorario?

Nei costi di un atto notarile rientrano l’ammontare delle imposte e delle tasse che il notaio riscuote per lo Stato, delle spese che devono essere sostenute presso pubbliche amministrazioni per la preparazione dell’atto e dei successivi adempimenti e gli onorari spettanti al notaio per l’attività che svolge.

Per il trasferimento di un’autovettura usata, ad esempio, l’onorario notarile incide, in media, nella misura di 20/25 euro. I maggiori costi che il compratore deve sostenere (fino a 400-500 Euro) sono imputabili ad oneri di altra natura, per lo più fiscali.

Il compenso complessivamente dovuto comprende anche le spese che il notaio sostiene per garantire l’efficienza della organizzazione dello studio. La trasmissione telematica degli atti ai pubblici registri è infatti possibile grazie ad una infrastruttura informatica, creata dal notariato completamente a spese della categoria, che collega i notai con la Pubblica Amministrazione.

Il cliente, se lo richiede, ha diritto di avere dal notaio un preventivo di massima sui costi della pratica.

Il cliente può comunque chiedere chiarimenti sulla parcella del notaio al Consiglio Notarile Distrettuale competente per territorio.

In caso di contenzioso per mancata determinazione tra notaio e cliente del compenso, esso viene determinato dal giudice in base ai parametri fissati dal Regolamento del Ministro della Giustizia 20 luglio 2012, n. 140, ai sensi dell'art. 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27, indicati nella tabella allegata al decreto.



Nota bene: le tariffe professionali notarili sono state abrogate dal Decreto Legge 1/2012, o Cresci Italia, convertito nella Legge 27/2012 (in precedenza, sempre sulla stessa linea era stato emanato il Decreto Legge 223/2006 (cd “Decreto Bersani”), convertito con Legge 248/2006).

La Corte di Cassazione ha escluso la vigenza dei minimi tariffari per i notai (Cass. sent. n. 3715/2013 del 04.03.2013).


La Corte di Giustizia Europea ha chiarito che i notai esercitano la loro professione in regime di concorrenza, le tariffe dei notai pertanto non sono più inderogabili e ciascuno di essi può applicare il prezzo che più ritiene consono all’attività prestata.

Va sottolineato altresì che, sempre secondo la Corte di Giustizia Europea, i Consigli Notarili non possono pretendere, sul piano deontologico, che il compenso del notaio sia adeguato all’opera prestata e al decoro della professione, altrimenti verrebbe in tal modo reintrodotto il riferimento alla tariffa.

La stessa ha sottolineato come i notai possano pattuire compensi inferiori rispetto a quelli delle precedenti (e ora abrogate) tariffe ma che tutto ciò non deve comunque tradursi in un pregiudizio per il cliente in termini di qualità del servizio offerto.

Pertanto, anche se l'importo per la prestazione professionale cala la qualità di quest'ultima deve rimanere sempre elevata.


 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu